Messaggio della Misericordia di Mirabella Eclano
Tutti abbiamo dentro un’insospettata riserva di forza che emerge quando la vita ci mette alla prova.
(Isabel Allende)
Nei momenti di difficoltà è confortante guardarsi intorno e vedere che ci sono tante persone che lavorano per gli altri. Dalla loro voce è interessante comprendere la quotidianità, per questo motivo abbiamo chiesto alla Governatrice della Misericordia di Mirabella Eclano, Elena Sirignano, una opinione sul periodo che stiamo vivendo. E lei, in un fiume di parole, e senza alcun bisogno di domande, ci ha raccontato quella che è una realtà giornaliera nascosta ai più.
Come tutte le comunità, anche la nostra vede alcune famiglie in difficoltà. La Misericordia di Mirabella Eclano collabora con l’Associazione di Volontariato Vincenziano, sempre di Mirabella Eclano e il banco alimentare di Fisciano (SA), e soprattutto, lo fa al tempo del Covid19.
È una attività molto delicata, non bisogna essere invadenti ed affrontare le situazioni più svariate con la massima discrezione. Tante sono i contesti di difficoltà vissuti in silenzio e in un riserbo dignitoso di cui si viene a conoscenza. Fortunatamente non viviamo le complessità relazionali che caratterizzano le grandi città, ma sicuramente c’è bisogno di tanto ascolto e attenzione.
Continua, naturalmente, l’attività “ordinaria”, che è quella di supporto ai dializzati, come continua l’attività di trasporto da e per gli ospedali locali. Occorre osservare scrupolosamente tutti i protocolli di sicurezza e bardarsi con tutti i DPI perché, proteggere se stessi significa proteggere gli altri. Tutti devono fare prevenzione e adottare le misure di sicurezza, solo in questo modo i tempi del disagio si accorceranno.
Gli anziani, che rappresentano la fascia più debole e più a rischio, sono in effetti quelli che danno maggiore forza e stimolo a proseguire. Sono sempre maestri di vita e incoraggiano con i loro grazie e con i loro sorrisi nonostante, in tanti casi, vivano il disagio della solitudine, aggravato dall’isolamento imposto da decreti e ordinanze.
In questi momenti ci si rende conto che, far parte della Misericordia, è una missione, da svolgere con serenità, ben sapendo che le difficoltà arrivano, ma vengono superate con l’impegno e la responsabilità. Proprio nei periodi bui, comunque, occorre rimarcare tutti gli avvenimenti positivi, perché solo da li potremo ripartire. I ragazzi del sevizio civile, che pure ne avrebbero potuto chiedere la sospensione per motivi sanitari, sono tutti rimasti al loro posto e, anzi, se possibile, lavorano con maggiore impegno, senza risparmiarsi. Da tanti arriva solidarietà silenziosa, ognuno per quello che può e come può. Gente comune, piccole aziende, artigiani. Si strige e si rafforza la collaborazione con le altre associazioni presenti sul territorio. Insomma si riparte dalle piccole cose, saranno proprio queste a darci la spinta per risollevarci e riconquistare la fiducia in noi e negli altri. Torneremo alla normalità quando riusciremo nuovamente ad abbracciarci senza timore.
Testimonianza raccolta da Emilio Caggiano