Liceo Classico di Mirabella. L’infinita e poco chiara querelle.
“Longum iter est per praecepta, breve et efficax per exempla” (Seneca)
“Lunga è la strada dei precetti, breve ed efficace quella degli esempi”
Da un mese a questa parte il Liceo Classico di Mirabella e la “vexata quaestio” del suo trasferimento hanno guadagnato gli onori della cronaca.
Infatti il vulcanico Preside Centrella a metà novembre convocava i genitori degli studenti del Liceo classico per comunicare loro che (alla luce di una catastrofica relazione del Responsabile della sicurezza dell’Istituto “Aeclanum” e di una comunicazione del Comando dei Vigili del fuoco) in assenza di concreti interventi da parte della proprietà e/o dell’Ente responsabile (la Provincia), sarebbe stato “costretto” a trasferire la sede del Liceo classico entro la data del 31/12/2017.
Nel corso della riunione, come detto, il Preside ha elencato una serie di criticità che non consentono il prosieguo delle attività nell’attuale sede.
I genitori, o almeno parte di essi, si sono preoccupati non poco circa la paventata (ma data quasi per certa) eventualità di trasferimento ed hanno cercato di capire come mai, solo a novembre, fosse stata loro comunicata tale importantissima notizia avendone il Preside contezza da almeno sei mesi.
Questi giustificava detto ritardo e difetto di comunicazione sostenendo che nei mesi precedenti aveva avuto ampie rassicurazioni da parte degli organi competenti per la risoluzione delle problematiche, palesando, al contempo, due possibili soluzioni:
1) la sistemazione degli studenti del classico in aule dell’edificio dello Scientifico (peraltro già oltremodo “sovraffollato” ed in debito di spazi dato l’elevato numero di iscritti);
2) la “reale” possibilità di ottenere dal Comune di Mirabella Eclano l’utilizzo dell’immobile ex Scuola elementare adiacente alla sede del Liceo Scientifico del Passo di Mirabella.
Di tutto ciò il Preside ha dato ampio risalto, come detto, sugli organi di informazione concedendo alcune interviste nelle quali manifestava la sua ferma intenzione di trasferire al Passo la sede del Liceo classico ingenerando negli studenti e nei loro genitori (o almeno in parte) la certezza che le attività didattiche del liceo classico sono svolte in locali “non a norma” e pericolosi.
Di fronte a detta situazione un gruppo di genitori si è fatto parte diligente cercando di capire l’effettiva entità delle dichiarate criticità (scoprendo che trattasi di carenze facilmente risolvibili in tempi brevi), interpellando la proprietà dell’immobile incriminato (appurando che delle richieste di interventi era venuta a conoscenza dagli articoli di giornale e che, comunque, era disposta ad effettuarli) coinvolgendo alcuni amministratori comunali (registrando, per quanto di competenza, la loro disponibilità a far sì che dette criticità venissero eliminate e la sede del Liceo rimanesse nell’attuale allocazione).
Nelle more il Preside Centrella, forte di una “occulta” promessa fattagli, per sua stessa successiva ammissione, dal Sindaco e da un suo assessore “ con tanto di tintinnio di chiavi dell’immobile”, a seguito di un comunicato nel quale l’Amministrazione ribadiva l’indisponibilità dell’edificio ex scuole elementari Passo, favorisce l’indizione di uno sciopero di protesta degli studenti contro detta presa di posizione amministrativa giungendo a giustificare “de plano” l’assenza dei ragazzi che avessero partecipato alla manifestazione di protesta.
Ai lettori lasciamo ogni valutazione circa la correttezza di un siffatto comportamento volto essenzialmente a strumentalizzare gli studenti che, tra l’altro, sono stati opportunamente imbeccati su questioni prettamente tecniche ed amministrative sicuramente non di loro competenza e di cui non potevano essere facilmente a conoscenza.
La confusione ingenerata da alcune esternazioni ondivaghe del Sindaco ha portato il capogruppo di minoranza, Dr. Antonio Sirignano, a chiedere la convocazione di un Consiglio Comunale dedicato a far luce sulla situazione del trasferimento del Liceo Classico.
Nell’affollato Consiglio, tenutosi nella serata del 05/12/2017, nel quale è stata data la parola anche ai rappresentanti degli studenti, è emersa chiaramente la volontà – non unanime per il palese dissenso di un assessore che al momento di votare ha lasciato momentaneamente l’aula– dell’amministrazione ( in particolare si segnala l’accorato ed incisivo intervento dell’Assessore Prof.ssa Agnese Vietri ) di conservare la sede del Liceo Classico in Mirabella centro nella sede attuale o, in altra allocazione una delle quali già individuata ed illustrata, per grandi linee, dall’ assessore Ing. Gerardo Sirignano.
Purtroppo bisogna registrare la pervicace e granitica contrarietà a dette soluzioni da parte degli studenti presenti e dei loro genitori che, di fronte alla possibilità di poter studiare in locali sicuri ed adeguati alle normative vigenti, con ostinazione chiedono di poter trasferire il liceo al Passo per una non meglio definita “possibilità di socializzazione “.
Sin qui la fredda cronaca che, però, induce ad alcune doverose riflessioni:
- Se l’Assessore competente ed il Responsabile per l’edilizia scolastica della Provincia hanno più volte manifestato (al Sindaco Capone, al Vice Sindaco Ruggiero, all’Assessore Vietri e al consigliere A. Sirignano), la piena disponibilità a continuare a sostenere le spese della locazione dell’attuale sede ed il proprietario dell’immobile, Ing. Sorrentino, si è dichiarato pronto ad eseguire i necessari interventi per rendere “a norma” l’edificio, per quale motivo il Preside ha creato questo battage mediatico sul liceo classico di Mirabella ed il suo necessario spostamento ?
Forse perché il piano di trasferimento era stato già da tempo programmato a tavolino ed il malcapitato Prof. Centrella (che aveva avuto precise rassicurazioni dal Sindaco e da una sua “assessora”, come da lui stesso affermato, circa la disponibilità dell’ex scuola elementare) aveva il compito di rendere “necessario” detto trasferimento sbandierandone le richiamate criticità;
- Per quale motivo il Preside Centrella si concentra ed è seriamente preoccupato delle condizioni di sicurezza del solo Liceo Classico quando anche gli altri edifici dell’Istituto Superiore Aeclanum presentano delle c.d. criticità?
Auspichiamo, in proposito, la stessa identica solerzia da parte della Presidenza e delle Autorità competenti nel verificare la corrispondenza alle vigenti normative sulla sicurezza degli altri immobili;
- Per quale motivo i Presidi che si sono succeduti negli ultimi anni non si sono adoperati in modo incisivo per favorire la crescita, non solo nei numeri, del Liceo Classico?
Forse perché avevano in animo di incrementare altri istituti limitrofi a scapito di quello eclanese?
Sarebbe auspicabile, per contrastare e smentire la considerazione appena fatta, che l’attuale Preside si impegnasse e utilizzasse tutte le proprie energie e le professionalità a disposizione per far sì che l’anno prossimo si formi una prima e si mantenga almeno inalterato il numero degli allievi delle altre classi.
Sia ben chiaro, per quanto ci riguarda, la presenza di reali condizioni di sicurezza per ragazzi, docenti ed operatori scolastici tutti, è una priorità assoluta ma detta necessità non può essere strumentalmente utilizzata per un mero “capriccio” di alcuni ragazzi (opportunamente indottrinati) che, di fronte ad una soluzione alternativa in Mirabella centro che abbia tutti i requisiti di sicurezza e vivibilità hanno sdegnosamente rifiutato ripetendo la frase che ormai è un mantra “ Vogliamo andare al Passo perché vogliamo stare con gli altri e socializzare”.
Alla fine, se la Provincia non farà la sua determinate parte, probabilmente il piano (ordito mesi, se non anni fa) di trasferire il Liceo Classico al Passo si realizzerà.
Sotto l’albero di Natale, adornato con palle variopinte e di diversa provenienza, ci sentiamo di esprimere un desiderio racchiuso in questa nobile citazione di Edward Teller: “L’arma migliore di una dittatura è la segretezza, l’arma migliore di una democrazia è la trasparenza”.
F.L.P.