Mirabella Eclano discarica località Santa Caterina : sequestro interno e immondezzaio esterno
La Fenice on-line pubblicò tempestivamente, tramite l’aria news del giornale il 31 gennaio 2017, il sequestro da parte dei carabinieri di Mirabella Eclano della AREA/DISCARICA sita a Mirabella Eclano in contrada Santa Caterina Via San Martino.
Oggi dopo circa tre mesi il problema raccolta rifiuti in quell’area diventa ancora una volta una beffa per la comunità eclanese, infatti , all’esterno della suddetta discarica si continua a gettare spazzatura e altro, fregandosene della salute propria e altrui.
Ci facciamo delle domande che giriamo a chi di dovere e a chi dovrebbe rispondere, perché ad oggi non si percepisce bene chi sia il responsabile della discarica.
Per comprendere più a fondo il sistema di sorveglianza della discarica cercheremo di fare un’analisi, grazie anche a delle informazioni raccolte e documentate.
Impianto Video Sorveglianza AREA DISCARICA
Il sistema di videosorveglianza è dotato come segue:
Una CAMERA DOME, speciale telecamera, espressamente realizzata per essere comandata a distanza tramite linea seriale da altri dispositivi. In genere munita di potenti zoom e di dispositivo di messa a fuoco automatica, viene montata su una base rotante mossa da precisi motori e in genere è protetta da una cupola trasparente.
Un DVR (Digital Video Recorder), dispositivo che consente di registrare tutte le immagini che vengono riprese dalle telecamere di videosorveglianza, come eventuali movimenti anomali, per poi riguardare con calma il filmato che viene conservato su hard disk.
Antenna Wi-Fi per il collegamento al Comando della Polizia Locale di Mirabella.
Sotto questo aspetto, però ci risulta che il sistema di comunicazione con il Comando di Polizia Locale, già da qualche tempo prima del sequestro, non poteva trasmettere segnale Video in quanto l’antenna Wi-Fi era fuori uso. Su questo dato non è possibile individuare una data precisa ossia se prima o dopo lo sversamento di materiale inquinante.
- Una domanda sorge spontanea: perché quest’antenna Wi-Fi non è stata sostituita ?
La cosa ci rattrista e dovrebbe rattristare chi a suo tempo non l’ha sostituita. Si trattava di una spesa esigua di circa 40/50 € e, forse, con questo minimo costo si riusciva a tracciare in tempo i malfattori e a non far porre sotto sequestro la discarica.
Oggi il DVR è stato rimosso e posto sotto sequestro, e senza di esso anche se l’antenna Wi-Fi fosse efficiente, il sistema di Sorveglianza non può funzionare.
- Perché non si acquista un DVR e un’antenna Wi-Fi, per una somma irrisoria di massimo 200,00 euro, e la si mette in funzione?
E’ vero che l’area è sottoposta a sequestro ma questa operazione si potrebbe fare anche dall’esterno, avvertendo la Magistratura di quello che sta succedendo su quel tratto.
- Se non è possibile inserire un altro DVR, perché non si fanno montare delle foto-trappole lungo il percorso?
Il prezzo delle foto-trappole è esiguo e oggi su internet se ne trovano di svariati modelli e costi.
Il sindaco Francescantonio Capone, nel Consiglio comunale del 31 marzo 2017, ha dichiarato che si stava attivando nel cercare un’altra aria di stoccaggio momentanea per i rifiuti ingombranti, ma che era stato contattato telefonicamente dal Maresciallo dei Carabinieri Perrone, il quale gli avrebbe riferito “di non far nulla”, in quanto la discarica sarebbe stata dissequestrata il giorno successivo. Mi chiedo:
- Come fa la discarica ad essere dissequestrata quando, a quanto ci risulta, non è stata avanzata alcuna richiesta di dissequestro da parte dell’amministrazione comunale?;
- come può un Maresciallo dei C.C. disporre un dissequestro senza il preventivo ordine della Magistratura?”
Se è vero tutto ciò:
- Perché ad oggi la discarica risulta ancora posta sotto sequestro?
- Per quanto riguarda i rifiuti esterni alla discarica, essi possono essere raccolti o meno?
(Forse possono essere raccolti solo i rifiuti posti successivamente al giorno del sequestro.)
Ai posteri… l’ardua sentenza
Gerard