PAROLE….PAROLE…..PAROLE……

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A volte parlare dello stesso argomento può annoiare chi legge, però, pur rischiando di sembrare pedanti, non è possibile soprassedere su quanto è stato detto il 28 dicembre scorso, durante il Consiglio comunale, dal sindaco Capone a proposito della Pro Loco La Fenice.

Le sue affermazioni sono state le seguenti:
– La Pro Loco La Fenice è un modello di Pro Loco insopportabile e ambiguo;
– o La Fenice diventa Pro Loco e fa le cose che deve fare o non ha senso il suo esistere, oltretutto in un locale comunale a spese del Comune;
– nessun’altra associazione gode di tale privilegio ad eccezione della Misericordia e della Pubblica Assistenza;
– Gradiremmo che facesse delle cose pubbliche e a tal proposito ho parlato con il presidente;
– la mia strigliata ha messo la Pro Loco nella condizione di presentare un programma che vuole discutere con l’Amministrazione.
– La Fenice è l’unica Pro Loco della provincia che non prende contributi dalla Regione Campania perché non fa domande in quanto non ha niente da dire e non deve avere soldi;
– Il sindaco in qualità di presidente onorario non è stato mai invitato ad una riunione;
– la Pro Loco di Mirabella storicamente non è mai servita a niente;
– Il giornale della Fenice non fa altro che lanciare attacchi diretti e continui verso di noi definendoci delinquenti con velate minacce, cose che cominciano a dare fastidio;
– Il mio è uno sfogo personale nei confronti di un modello che deve cambiare.

Cercheremo adesso, punto per punto, di dare delle risposte:

– La Fenice ha uno statuto che è il modello a cui ha conformato tutto il suo operato, lo stesso di tutte le Pro Loco d’Italia;
– La Fenice è una Pro Loco e, da quando si è costituita, ha fatto sempre del suo meglio. E’ ospitata da qualche anno in un locale comunale, sito sulla sede della Misericordia. In tale stanza il riscaldamento non è autonomo, ma è azionato dai locali sottostanti, per cui i termosifoni sono in funzione solo se vengono accesi nella Misericordia. Il consumo dell’acqua e della corrente elettrica è minimo.
– Altre associazioni hanno un locale comunale (associazione Carabinieri in pensione, circolo degli anziani ecc..);
– La Fenice non è una società segreta, non è una loggia massonica e tutte le attività che ha svolto sono sempre state pubbliche, fatte alla luce del sole.
– I soci della Fenice sono sempre stati cavalli di razza e non hanno mai permesso a nessun improvvisato stalliere, soprattutto se iracondo e dai modi rudi, di strigliarli;
– La Fenice ha presentato ogni anno all’Amministrazione in carica il programma delle attività che intendeva svolgere, nonché la richiesta dei dovuti permessi per le manifestazioni che ha organizzato;
– Solo quest’anno la Fenice non ha ottenuto il contributo della Regione Campania, perché il socio delegato, impegnato in una sua personale battaglia contro il tempo, ha dimenticato tale adempimento;
– La Fenice ha vari soci onorari. Tale nomina è puramente onorifica e riguarda le varie autorità del paese. Alcuni di essi hanno sempre incoraggiato i soci e li hanno sostenuti nel loro impegno. Quando si ha a cuore qualcosa non si aspetta l’invito ufficiale, che comunque è stato fatto e puntualmente declinato;
– La Fenice ha una storia quasi ventennale e ha dato vita a numerose manifestazioni prestigiose. Poiché l’elenco sarebbe lungo basti citare tra le tante “Antiquaeclanum”;
– Il giornale online è un altro fiore all’occhiello dell’Associazione, ha migliaia di visualizzazioni ad ogni uscita e ha il pregio di far conoscere le qualità e i difetti del nostro paese, nel pieno rispetto della verità e dei fatti, tutti sempre opportunamente documentati.
– se lo sfogo era personale sarebbe stato più opportuno tenerlo per sé e non manifestarlo in Consiglio comunale perché così diventa pubblico e merita delle puntualizzazioni.

Conclusioni:
Ai lettori, che hanno avuto la pazienza di seguirci fin qui, sicuramente è chiaro che ciò che non scende giù al sindaco Capone è il giornale della Fenice, che fa precisa e puntuale informazione. Il giornale non ha mai dato del delinquente a nessuno e, se poi qualcuno ritiene di esserlo non deve accusare altri di averlo detto. Come in ogni giornale che si rispetti anche nella Fenice online è consentito il diritto di replica se quanto viene scritto non è corretto o lede l’immagine personale di chicchessia. Ci è parso di capire inoltre che, quando si fa prendere dalla rabbia, il primo cittadino non si rende conto di quello che afferma. Negare le manifestazioni culturali, artistiche e ricreative, organizzate dalla Fenice a cui più volte lui stesso ha partecipato ci lascia di stucco, affermare che La Fenice non ha mai avuto niente da dire e poi adirarsi perché il giornale dice troppo e lo minaccia ci lascia basiti. Tutto ciò conferma l’idea che purtroppo ci siamo fatti: la grandezza della memoria del nostro primo cittadino è, da qualche tempo, diventata inversamente proporzionale alla lunghezza del suo naso.
E ci fermiamo qui.

DUEMME


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