La verità sul perchè di questo periodo di silenzio…
Sento il dovere, quale nuovo direttore responsabile di questo periodico on-line, di dare alcune semplici spiegazioni, chieste da molti lettori, su questo periodo di silenzio, di certo, non voluto dal suo fondatore e direttore responsabile…
Purtroppo è noto a tutti che il direttore responsabile Dott. Benigno Blasi, giornalista professionista, uomo leale e corretto, ci ha lasciato dopo lunghi mesi di sofferenza per una malattia che purtroppo molte volte non perdona, combattendo come solo un leone sa fare. Benigno in tutto questo periodo non è stato assente; ha infatti svolto, fino all’ultimo, il suo lavoro di giornalista professionista e di uomo leale, sia verso i suoi colleghi di Avellino, Benevento, Napoli e Foggia che verso il giornale da lui creato “La Fenice” on-line, trasmettendo la necessità, per chi scrive, di continuare ad informarsi e documentarsi.
Testimonianza di ciò è il fatto che ha spronato, fino all’ultimo, i suoi collaboratori de la “La Fenice” on-line ad inviare gli articoli in modo da consentire la pubblicazione del giornale del 17 settembre 2016; ciò purtroppo, per alcuni motivi… non è avvenuto!
Se gli ultimi articoli del giornale risalgono al 24 dicembre 2015, e da quella data si è avuto un momento di silenzio, non è stato certo per volere del direttore responsabile, ma per due motivazioni che, come detto, vorrei spiegarvi anche alla luce di tante voci che si sono sentite, in questi giorni, circa la mancata pubblicazione del giornale dopo dicembre 2015.
Per farlo bisogna andare indietro di qualche mese:
——- Il 1 novembre 2015, subito dopo la pubblicazione di alcuni articoli sul periodico online, il direttore responsabile Dott. Benigno Blasi veniva contattato da un componente dell’Amministrazione comunale il quale gli chiedeva un incontro per la mattinata del giorno 3 novembre 2015 al fine di ottenere chiarimenti circa alcuni articoli pubblicati il 1 novembre 2015 e riguardanti le attività amministrative dell’Ente locale eclanese (gara di appalto, cerimonie e altro). Il componente dell’Amministrazione durante l’incontro ha confermato che si era preparata una camicia contro il periodico “La Fenice” con l’intento di tutelare gli amministratori e i dipendenti comunali da possibili articoli di stampa diffamatori; dichiarandosi l’amministratore amico dell’Associazione Pro Loco “La Fenice” lo stesso aveva l’intenzione di stemperare gli animi, chiedendo quali fossero le reali intenzioni del direttore. Questi, vistosi tradito per ovvi motivi…, è stato però irremovibile in quanto il solo fatto di aver approntato una camicia è quasi come tentare di mettere un bavaglio a qualsivoglia libertà di pensiero e democrazia. Nel discutere circa i c.d.- articoli “incriminati” (lesivi, diffamatori,ecc…) lo stesso componente dell’Amministrazione ha, più volte, indicato fatti e circostanze condividendo e avallando le “perplessità” del direttore responsabile Benigno Blasi. Ad onor del vero ,infatti, lo stesso Amministratore durante l’incontro da lui più volte richiesto, confermava in tutto la veridicità degli articoli comparsi su “La Fenice” online nelle varie edizioni ( in particolare, degli articoli pubblicati il 31 ottobre 2015), ma che sarebbe stato più opportuno che qualcuno lo contattasse ed invitasse ad una maggiore “discrezione” su determinati argomenti.
Lo stesso giorno dell’incontro (caso strano forse perché il Direttore è stato irremovibile), vale a dire il 3 novembre 2015, presso la Polizia Postale e delle Telecomunicazioni di Avellino veniva presentata denuncia dal primo cittadino Prof. Capone Francescantonio, nei confronti del giornale la “La Fenice” on-line a tutela dell’immagine dell’Amministrazione comunale e dei suoi dipendenti, sostenuta, peraltro, anche da un deliberato di Giunta comunale avente per oggetto “Incarico legale per la tutela della Amministrazione Comunale e dei dipendenti” ( n.111 del 29 ottobre 2015) però pubblicato all’Albo Pretorio comunale dalla Segretaria comunale Maria Grazia Fontana, dopo ben 43 giorni, ovvero l’11 dicembre 2015.
à Stranamente dopo che si era diffusa la notizia della querela al periodico “La Fenice” on-line da parte del primo cittadino Prof. Francescantonio Capone, lo stesso Direttore veniva avvicinato, nei giorni a seguire, dall’ Assessore comunale Ing. Gerardo Sirignano, il quale manifestava la sua piena solidarietà al direttore Benigno Blasi aggiungendo che durante la seduta di Giunta comunale svoltasi il 29 ottobre 2015 era stata preparata la “camicia” ma solo per un deliberato preventivo contro eventuali azioni diffamatorie nei confronti degli Amministratori e dei dipendenti comunali e che lui, solo dopo la sua pubblicazione, si era reso conto di aver sottoscritto tutt’altro. Tutto ciò risulta confermato anche nella registrazione del Consiglio comunale del 21 dicembre 2015 (Consiglio Comunale seconda parte link), in cui anche il Vice Sindaco Giancarlo Ruggiero manifesta la propria contrarietà all’atto (Consiglio Comunale prima parte link).
Occorre porre in rilievo che, a causa della denuncia formalizzata nei suoi confronti, il direttore responsabile de “La Fenice” on-line si è dovuto recare più volte presso gli uffici giudiziari preposti per tutelare la sua immagine e quella del periodico; tutto ciò anche durante il tristemente noto periodo di grave malattia ( non di un semplice raffreddore ma un di aggressivo e implacabile cancro).
——- Purtroppo poi è arrivata quella malattia dal nome così brutto che ognuno di noi non vorrebbe mai incontrare e contro la quale anche il miglior guerriero deve arrendersi e il peggior nemico alzare le mani (ma qui voglio sorvolare su alcune squallide storielle che mi auguro siano solo il frutto della fantasia di qualche mente diabolica, malata e bacata).
Io gli sono stato vicino fino all’ultimo giorno e posso testimoniare che Benigno, anche se sofferente per quel cancro, ha sempre creduto nella magistratura e nelle forze dell’ordine, affinché il suo nome e quello del giornale non venissero infangati.
Oggi mi trovo qui a rivestire il suo ruolo quale direttore responsabile del giornale, cosa non facile e molto delicata in questo periodo ma, anche se mi sento ancora stordito dalla sua assenza, continuerò, in nome ed in ricordo di Benigno, a curare ciò che da lui è stato creato (“La Fenice” on-line ) e a portare a termine le consegne da lui affidatemi.
Voglio ricordare che “La Fenice” on-line, prima di scrivere un articolo, si è sempre documentata e accertata circa la veridicità dei fatti.
Alla luce di quanto sopra riportato vorrei porre al Sindaco Capone due semplici domande:
1- Nella camicia del 29 ottobre 2015 con numero atto 111 –laddove si autorizzava il Sindaco a sporgere denuncia, “…per gli articoli lesivi del decoro, della reputazione e dell’immagine del Comune, della Amministrazione comunale e dei dipendenti del Comune di Mirabella Eclano…”, nei confronti della testata locale “La Voce di Aeclanum” e al giornale on-line “La Fenice”, è stata utilizzata la stessa misura per entrambe le testate? Forse si voleva colpire solo il direttore responsabile ed il redattore della “Fenice”on-line?
2- Come mai, alla luce della esplicita richiesta dell’Assessore Ing. Gerardo Sirignano e del Vice Sindaco Giancarlo Ruggiero nel Consiglio comunale del 21 dicembre 2015, di annullare l’atto perché non condiviso, ciò non è stato fatto?
Resto in speranzosa attesa!!!
Gerard Pastore