Carenza idrica in Città durante il periodo estivo, ce ne parla il primo cittadino Capone
Anche quest’anno, durante i mesi estivi e precisamente di luglio e di agosto c’è stata in numerose zone del centro cittadino, durante la le ore notturne, la solita e immancabile carenza idrica nelle tubature pubbliche gestite dall’azienda consortile dell’Alto Calore di Avellino.
Quest’anno agli inizi del mese di agosto, in considerazione del quotidiano disagio per la carenza idrica notturna, un giovane cittadino eclanese Daniele De Simone, anche con qualche difficoltà, si è impegnato in una significativa petizione pubblica: una sostanziosa raccolta di firme che inspiegabilmente non è mai stata inviata al citato Ente consortile.
Come era ben prevedibile, sulla vicenda si è inserita la politica locale: da un lato i Consiglieri comunali di minoranza, con la loro condivisione, hanno fatto intendere “sottovoce” che sostanzialmente tale proposta era la loro, mentre dall’altro lato alcuni Amministratori comunali hanno avviato un vero e proprio scontro frontale, creando non pochi e spiacevoli equivoci.
Per l’occasione, soprattutto per sgombrare ogni dubbio e perplessità in merito a questa vicenda, abbiamo ritenuto intervistare il primo cittadino eclanese Francescantonio Capone.
Da circa vent’anni in alcune zone e rioni della Città, durante il periodo estivo, c’è carenza idrica, soprattutto durante la notte. In merito cosa ci vuol dire?
«Due sono le zone che hanno qualche sofferenza, durante il periodo estivo, e solo per alcune ore notturne,di carenza di adduzione di acqua. Una è il tratto lungo la strada provinciale Passo Eclano-Mirabella Eclano che va dal palazzo Cimirro all’ex consorzio agrario. L’altro tratto va da Cerzito alto a Pomice fino al campo sportivo. Sono due tratti su cui è necessario intervenire con sostituzione di rete, in via Calcazanco, dove l’attuale rete è posizionata a circa tre metri di profondità e non è collegata con la nuova rete realizzata dal nuovo serbatoio per via Sant’Angelo fino al bar. Per Cerzito la rete va collegata alla condotta in costruzione che porterà l’acqua alla zona P.I.P. Va sottolineato, poi, che il disagio in questo periodo è maggiormente avvertito per carenza di acqua in ogni parte della nostra provincia, come è sottolineato in tanti articoli dei giornali che evidenziano sofferenze molto più consistenti in ogni Comune».
Lo scorso mese, le è stata fatta una richiesta, da un giovane cittadino eclanese, per poter installare nella piazza centrale un gazebo per sottoscrivere una petizione, mediante una raccolta di firme, da inviare successivamente al Presidente dell’azienda consortile dell’Alto Calore. Perché lei ha ritenuto di non autorizzare quanto richiesto?
«Assolutamente falso! La richiesta avanzata è stata inoltrata agli uffici competenti che hanno la responsabilità, visto i regolamenti, di concedere o meno l’autorizzazione. Ma un’altra richiesta è stata presentata anche dal gruppo consiliare di minoranza. A quanto mi risulta la raccolta delle firme è stata tenuta congiuntamente».
Dopo il suo diniego c’è stato, sempre in piazza, anche uno scontro verbale, alquanto acceso, tra lei e il proponente della petizione. Perché?
«Nessuno scontro… Stando con alcune persone sono stato avvicinato da un giovane, che non conoscevo ,ma che avevo visto far parte di quelli che facevano la raccolta delle firme. Il ragazzo con cortesia mi ha invitato a sottoscrivere la petizione. Ho obiettato che la petizione proposta era diventata una questione politicizzata e che lui inconsciamente si era prestato ad una speculazione politica. Solo qualche giorno prima, a causa di una rottura di rete in via Municipio, era stato lanciato il grido, da parte della minoranza consiliare, “dramma acqua a Mirabella”. L’acqua era mancata, in una piccola parte di quella strada e solo per qualche ora».
Comunque, dopo alcuni giorni dalla raccolta delle firme, il servizio idrico durante la notte è tornato quasi alla normalità. Il merito è da attribuire solo alla petizione arrivata sulla scrivania del Presidente dell’Alto Calore oppure vi è stato anche un interessamento da parte sua?
«Nessuna delle due cose. Il servizio idrico è continuato normalmente, seguendo sempre gli stessi criteri. Il disservizio non è continuo. E’ dovuto alla quantità di acqua nei serbatoi. In questa stagione particolarmente asciutta disservizi consistenti si sono avuti , come già, detto in tutta la Provincia ed in alcune realtà in modo estremamente grave. Sono intervenuto presso il Consorzio dell’Alto Calore per avere una maggiore attenzione per il periodo delle festività di settembre, quando in città c’è un afflusso consistente di turisti. Successivamente, ho avuto un gradito e soddisfacente colloquio con quel giovane a cui ho potuto spiegare nel dettaglio la situazione idrica del nostro paese. Abbiamo potuto chiarire molti aspetti in modo franco e leale lasciandoci con cordialità».
L’Amministrazione comunale quanti e quali progetti ha in cantiere per risolvere, non solo durante il periodo estivo, il vetusto problema idrico in Città?
«Per risolvere le emergenze evidenziate, i progetti sono definiti e si interverrà con la collaborazione del Consorzio dell’Alto Calore per quanto riguarda via Calcazanco. Per Cerzito, invece, l’intervento per la realizzazione della rete idrica a servizio dell’area P.I.P. consentirà un nuovo collegamento con questa località e dovrebbe eliminare gli attuali inconvenienti. Di rilievo sarà poi la progettazione in itinere relativa alla rete del centro di Mirabella Eclano che va da via Sant’Angelo, proseguendo per via Maddalena fino alla Chiesa dell’Addolorata, che punta a sostituire l’adduttrice centrale. Tale intervento dovrà intercettare nuovi finanziamenti. Contiamo di poterci riuscire».
Gerard Pastore


