La storia del giovane Stefano Bruno fondatore a Boston del brand “ECLANO”
La nostra rubrica “Mirabellani nel mondo” vi presenta un originale ed inconsueto caso di riscoperta e valorizzazione delle proprie origini. Abbiamo intervistato Stefano Bruno, 24 anni di Boston – USA.
Studente universitario alla Suffolk University, tra le sue grandi passioni c’è quella della musica. E’ così che ha deciso di fondare una casa di produzione musicale, dandole un nome che oltreoceano ha un sound senza dubbio audace, ma che a Noi suonerà in modo familiare, ECLANO.
Stefano, prima di parlare del tuo progetto, raccontaci del tuo legame con l’Italia ed in particolare con Mirabella.
«Come testimonia il mio nome, le mie origini sono italiane ed in particolare mirabellane. Mio nonno, Epifanio Bruno, emigrò negli States negli anni ’50 dopo aver sposato un’altra eclanese, Genoveffa Giannasca. Hanno avuto 5 figli, il secondo dei quali è mio padre Paolo».
Ed ecco che arriviamo ad ECLANO, il tuo progetto di produzione musicale. Raccontaci come è nata questa avventura.
«Eclano è nata circa 4 anni fa quando decisi di produrre musica. Nel mio caso la passione è in verità innata: da bambino, seguendo l’esempio di mio nonno, ho imparato a suonare il mandolino. Quanto ad Eclano, inizialmente rappresentava la mia identità musicale, una realtà che rappresentasse la mia musica. Più recentemente ho valutato l’idea di creare una casa di produzione musicale e mi sono impegnato a costruire un team, che ha dato vita al nuovo brand».
Parliamo del brand “ECLANO”. Come ti è venuto in mente?
«All’inizio avevo deciso di dare alla produzione il mio nome, Stefano Bruno. Tuttavia la parola Eclano, oltre a richiamare le radici della mia famiglia, mi è sembrata l’ideale perché mi sia come sound , sia nella sua apparenza grafica».
Qual è il target musicale di “ECLANO”, a quale pubblico si rivolge?
«Attualmente produciamo musica dance (edm ed elettronica). Stiamo cominciando a lavorare anche con artisti R&B e qualche vocalist. Ho appena completato una collaborazione con il produttore Hip-Hop Studbeats. Il nostro focus è quello di produrre musica destinata ai clubs (discoteche ndr) ma anche rivolta a chi ascolta la musica dance durante le attività quotidiane. Attualmente la nostra musica sta avendo un buon successo nei diversi clubs in Boston».
Quali sono gli sviluppi ed i progetti futuri?
«Oltre ad estendere sempre di più l’offerta e l’audience, abbiamo in programma un grosso evento a Novembre, in cui produrremo musica per uno spettacolo di moda al W Hotel di Boston. E’ per me motivo di grande soddisfazione. Abbiamo in programma anche un ricco calendario di show in giro per la Città. Un mio piccolo sogno nel cassetto è quello di poter fare uno spettacolo proprio a Mirabella, un omaggio alle mie origini e un’occasione per potermi cimentare nella musica dance made in Italy».
C. B.