Un saluto lontano
(A Ivan Bohutsxy)
Ivan misurava la città
con il suo celere passo
subitaneo sorriso che celava
storie di terre lontane
Giunse da noi
in un giorno di marzo
e i giorni d’un tratto divennero anni
percorreva le strade
accendendo il mattino
ogni incontro un saluto
l’entusiasmo sincero d’esser vivo
Ivan aveva l’umiltà
di chi ha cercato dimora nel viaggiare
e sapeva inventarsi la vita
al sorgere d’un nuovo sole
Le strade di luglio ardono
nel silenzio dei suoi passi mancati
la sua falcata veloce
è oggi un battere bianco d’ali
Massimo Lo Pilato


