“Patto per Mirabella”, Agnese Vietri: «la componente femminile confluita nella Giunta è il giusto mix di intraprendenza, di serietà e di lungimiranza»

agnese vietri

 

Incontriamo la prof.ssa Agnese Vietri, che nelle scorse elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale di Mirabella Eclano, è stata la prima eletta, con 454 preferenze, come rappresentante femminile all’interno della lista civica vincitrice “Patto per Mirabella” con Francescantonio Capone, candidato sindaco.

Nata ad Avellino l’otto gennaio del 1980, si è laureata presso la facoltà di Lettere classiche dell’Università degli Studi “Federico II” di Napoli. Insegna materie letterarie, è sposata e mamma di una bambina. Nella prima seduta di Consiglio comunale le è stata decretata la nomina ad Assessore con delega comunali all’Istruzione e ai Beni Culturali.

Parlami della tua personale esperienza riguardo alla campagna elettorale…

«La campagna elettorale è stata per me un momento di crescita personale, perché ho sentito forte e consapevole l’esigenza di concentrarmi non solo ed esclusivamente sulla mia vita personale, ma sulla situazione reale del mio paese,sicura del fatto che le due sfere, quella privata di mamma e moglie e quella pubblica di cittadina, siano due facce della stessa medaglia. Mi sono esposta pubblicamente perché ho sentito la voglia di misurarmi concretamente con la variegata realtà di Mirabella, pur riconoscendo di addentrarmi in un sistema complesso, ma che, in quanto tale, non deve spaventare chi ha intenzione di darsi da fare in prima persona. Ho intrapreso quest’avventura presentandomi così come sono, una persona semplice, per niente costruita, abituata ad essere diretta ed essenziale. Mi piace guadare negli occhi chi ho di fronte e dire ciò che  corrisponde alla verità: credo che chiarezza sia sinonimo di serietà e non esagero nel dire di avere entrambe queste qualità».

Cosa ti ha spinto a proporre la tua candidatura nell’ambito delle elezioni amministrative comunali del 2014?

«Le elezioni amministrative comunali del 2014 hanno rappresentato per molti giovani il momento propizio per scendere in campo, ognuno secondo il proprio orientamento, e discutere direttamente del futuro di Mirabella, forti del fatto che la realtà difficile, a cui stiamo assistendo,riguarda principalmente chi si affaccia al mondo del lavoro con un entusiasmo che, prima o poi, è destinato ad affievolirsi. Anch’io come loro mi sono sentita pronta e matura a perseguire tale obiettivo,scegliendo di affiancarmi a chi condivide progetti e idee che, secondo me, possono tradursi in un percorso amministrativo fattivo e determinante per superare le precedenti stagnanti incertezze».

Parlami della “parità di genere” e delle novità, che secondo il tuo punto di vista, può apportare la presenza di una sensibilità femminile nell’ambito dell’amministrazione…

«L’imperativo con cui sono state pensate le elezioni è stato quello di avere molto riguardo per il genere femminile in piena osservanza della legge, che, mai come in questo momento delicato per le donne, ancora oggi spesso costrette a soccombere, seppur solo fisicamente, alla forza maschile, insiste sulla parità dei generi e sulle pari opportunità. Le donne hanno connaturate capacità intuitive ed organizzative,con cui sono in grado di gestire la più importante macchina amministrativa della società, la famiglia, all’interno della quale svolgono il ruolo principale. La componente femminile confluita nella Giunta è il giusto mix di intraprendenza, serietà e lungimiranza, qualità con cui si disegnerà un nuovo piano amministrativo dal carattere giovane ed originale».

Come valuti il successo ottenuto all’interno della tua lista e quale responsabilità implica un consenso così ampio?

«L’esito delle votazioni mi ha regalato un’emozione grande, perché sono stata travolta da un numero consistente di voti, che, al di là del senso di gratitudine nei confronti di chi mi ha votato, mi ha investito di un onere importante, quello di non deludere le aspettative e di convincere tutti sulla mia operosità e sulla mia determinazione al Comune».

Riguardo a Mirabella, quali ritieni siano le problematiche più urgenti da risolvere e quali i punti fondamentali da sviluppare e portare avanti nell’ambito di una moderna amministrazione?

«In qualità di Assessore comunale delegata ai Beni Culturali e all’Istruzione grande attenzione presterò sia al campo culturale, inteso come forte potenziale ricettivo sul piano turistico e di conseguenza lavorativo, incentrando tutti gli sforzi possibili nell’affermazione sempre più massiccia di Mirabella a livello regionale e non, sia al capo scolastico, ovviando alle criticità strutturali degli edifici scolastici, via via riscontrate, e instaurando un rapporto sinergico con i Dirigenti Scolastici, al fine di poter realizzare programmi ed eventi didattico-culturali che catalizzino l’attenzione delle istituzioni a più ampio raggio. Non tutti i paesi dell’Irpinia possiedono sul loro territorio gli scavi di ‘Aeclanum’, le tombe neolitiche, il Carro, i rispettivi musei, un Liceo Classico, un Liceo Scientifico, un Istituto Professionale, un Istituto Alberghiero, risorse che, unite alle eccellenze in campo enologico presenti, offrono un quadro multiforme del nostro paese e che davvero ci rendono unici. A Mirabella ci sono diverse strutture alberghiere, attività di ristorazione di grande prestigio, realtà commerciali facilmente raggiungibili dai paesi limitrofi, cose che delineano un profilo moderno e all’avanguardia per un paese di provincia, che in realtà vuole sprovincializzarsi e svecchiarsi».

Massimo Lo Pilato

 


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