CreativityDay 4.0: l’arte di saper creare!
Tra i tanti significati della parola “creatività”, ce n’è uno che probabilmente non troveremo mai su un dizionario della lingua italiana. Si tratta, nello specifico, di quella creatività che è scudo e spada dello studente, per buona parte dell’anno.
Prendiamo, per esempio, il mese di maggio. E’ in questo periodo pre-feriale che nelle scuole prendono vita simpatici teatrini, quasi degni del miglior Troisi o De Filippo: nelle ultime interrogazioni, le più difficili, lo studente deve dare il meglio di sé, ma per farlo, deve sorbirsi tutto il libro, dalla prima all’ultima pagina.
In quel momento, nella mente della “vittima”, si presentano due alternative: affidarsi a qualche Santo o chiudersi in camera e dormire per i tre anni a venire (perché – parliamoci chiaro – il clima vibrante della primavera impedisce di iniettarsi una buona quantità di volontà e autostima).
Se tu, studente, hai scelto la prima alternativa, evidentemente il Santo prescelto aveva altro a cui pensare; nel secondo caso, ci sarà sempre un genitore che verrà a scaraventarti giù dal letto (quindi sì, forse sarebbe stato meglio studiare). Ed è a questo punto che bisogna lanciarsi sul palcoscenico e cominciare a simulare una febbre improvvisa e repentina durata solo nell’arco del pomeriggio precedente; oppure parlare del proprio cane che, inspiegabilmente, ha mangiato le pagine del libro da studiare; o forse sarebbe meglio inscenare una visita dal medico?
Ah, c’è anche la scusa del lutto in famiglia (ma quella è abbastanza ignobile e anche eccessiva). Insomma, riguardo a teatrini e scuse campate in aria, gli studenti meriterebbero un premio (quantomeno per la fantasia).
Lo studente è il più bravo dei creativi, se con creatività si intende plasmare dal nulla, prendere pezzi di filo e ricavarne una corda robusta.
Creatività è costruire un palco e mettersi a ballare, è comporre musica, è destare movimento, è deliziare le papille gustative, è giocare, è cantare, è disegnare, è recitare, è immortalare momenti.
Lo hanno capito i ragazzi dei Licei Scientifico e Classico “Aeclanum”, che, nelle giornate del 6 e 7 giugno, hanno dato il via alla “Giornata della Creatività 2014”, uno degli eventi più attesi dell’anno scolastico.
Il “Creativity Day 4.0” ha visto salire sul palcoscenico ben nove band con almeno un membro della scuola, ognuna con un proprio sound (parliamo, ad esempio, di rock, musica popolare, pop latino).
Anche quest’anno ci sono state le gare di fotografia, di torte e di calcetto, a cui si sono aggiunti i giochi senza frontiere, la gara per il miglior disegno di un super eroe, il torneo di calcio balilla, di ping-ong e di braccio di ferro.
Ogni contesto si è ispirato alla creatività dei ragazzi: la gara di fotografia, ad esempio, ha premiato scatti che si rifacessero alla prospettiva (dall’alto al basso o dal basso all’alto); per la gara di disegno, invece, fondamentale è stata l’invenzione di un super eroe con caratteristiche del tutto nuove; tema della competizione culinaria, infine, è stato l’universo.
Un’importante novità è stata quella del musical Grease, inscenato da un gruppo di ragazzi dell’Istituto. Tutto è partito dall’idea di Angelina Grelle, che poi ha aggregato al suo progetto Francesco Sorrentini, Fiorenza Vigilante, Andrea Barrasso, Claudia Caputo, Pasquale Forgione, Cristiana Eléna Lazar, Serena Manganiello e Damiano Petitto. Nonostante le poche settimane di preparazione, lo spettacolo ha avuto molto successo ed ha strappato più di un sorriso, grazie alla giocosa interpretazione di Francesco Sorrentini e Fiorenza Vigilante nei panni rispettivamente di Danny e Sandy. Ogni ragazzo ha messo un po’ di sé nel proprio personaggio, lasciando spazio a battute ed espressioni riadattate ad arte.
Il successo delle giornate, che ha visto protagonisti anche ragazzi provenienti da altre scuole, è merito di tutti gli organizzatori dell’evento (ossia gli alunni del quinto e del quarto anno), che riescono a rendere sempre nuova ogni edizione della manifestazione.
Appuntamento all’anno venturo. Chissà che colore avrà la prossima creatività!
Irene De Dominicis