“Bene Comune per Mirabella”, Rossella Gargano: «la parità di genere, finalmente codificata, è una grande conquista politica e civile»

rossella gargano

 

Incontriamo la dott.ssa Rossella Gargano, candidata al Consiglio comunale di Mirabella Eclano con la lista civica “Bene Comune per Mirabella”, che nelle scorse elezioni ha ottenuto 598 preferenze, divenendo, quindi, la candidata con il maggior numero di preferenze all’interno delle quattro liste delle passate votazioni.

Laureata in Giurisprudenza, ha 28 anni ed è ricercatrice in Diritto commerciale presso l’Università degli Studi di Salerno. Ricopre il ruolo di Consigliere comunale di minoranza all’interno dell’assise civica di Mirabella Eclano.

Parlami della tua personale esperienza riguardo alla campagna elettorale…

«E’ stata un’esperienza esaltante. Non solo e non tanto perché è stata la mia prima campagna elettorale, quant’anche e soprattutto per l’opportunità – per me decisamente nuova – di avere contatti con l’elettore nell’accezione più varia del termine: elettore come cittadino interessato alle sorti del proprio Comune; elettore interessato piuttosto soltanto a se stesso, ovvero in cerca di favori; elettore disincantato ed elettore ancora fiducioso nella forza della politica. Al di là dei dettagli e del profilo  più squisitamente politico, ho vissuto con grande interesse la dimensione umana degli incontri con gli elettori: un’esperienza che mi ha interiormente arricchita, consentendomi – peraltro – di guardare alle cose anche dal punto di vista degli altri e, quindi, di comprenderle più a fondo».

Cosa ti ha spinto a proporre la tua candidatura nell’ambito delle elezioni amministrative comunali del 2014?

«Il convincimento che non possiamo attendere che debbano essere sempre gli altri a risolvere i problemi della comunità, ritagliando egoisticamente per noi stessi il ruolo comodo di osservatori sempre in cattedra a tranciare giudizi. Arriva il momento in cui bisogna dare in concreto la propria testimonianza civica, e c’è un modo solo per farlo: stare in trincea, quindi candidandosi. Sono ancora più convinta di prima che il futuro dei giovani appartiene ai giovani, ma che devono essere loro a costruirselo. L’impegno civico è un modo serio per contribuire a costruire il futuro della comunità alla quale si appartiene».

Parlami della “parità di genere” e delle novità, che secondo il tuo punto di vista, può apportare la presenza di una sensibilità femminile nell’ambito dell’amministrazione…

«La parità di genere, finalmente codificata, è una grande conquista politica e civile. Ma non sono una cultrice della scuola di pensiero secondo cui la sensibilità femminile apporti valore aggiunto alla capacità di amministrare. Si è politicamente sensibili o meno a prescindere dal genere maschile o femminile. Nessuno può sostenere che una donna oca, solo perché di sesso femminile, possa diventare una scienziata dell’amministrazione e della politica solo in virtù della parità di genere».

Come valuti il successo ottenuto all’interno della tua lista e quale responsabilità implica un consenso così ampio?

«Mi sento, naturalmente, molto soddisfatta del consenso ricevuto. Credo anche di aver svolto una campagna elettorale corretta ed improntata alla chiarezza, e che ciò ha suscitato simpatia ed affidabilità. Insomma, sono stata ciò che sono, senza ipocrisie e senza recite, senza presunzione e senza spocchia. Ed è esattamente ciò che vorrò continuare ad essere. E’ evidente che un consenso così ampio mi riempie di orgoglio e mi carica di responsabilità. Seppure dal ruolo di opposizione, mi impegnerò fino in fondo per corrispondere nel modo più doveroso alle aspettative di chi mi ha dato fiducia».

Riguardo a Mirabella, quali ritieni siano le problematiche più urgenti da risolvere e quali i punti fondamentali da sviluppare e portare avanti nell’ambito di una moderna amministrazione?

«Dal mio punto di vista, i problemi ai quali bisogna dare risposte immediate, certe e compiute sono essenzialmente tre: la riorganizzazione dei servizi pubblici locali per portarli ai massimi livelli di efficienza ed efficacia; il reinserimento di Mirabella nel circuito dello sviluppo provinciale e regionale attraverso atti amministrativi ed iniziative di marketing istituzionale che valorizzino le nostre risorse produttive e culturali; il recupero del giusto peso del nostro Comune nella realtà comprensoriale della quale, storicamente,   Mirabella è stata capofila. Per fare tutto ciò non servono miracoli, ma fantasia, senso del bene comune, rispetto rigoroso della legalità, definitiva messa al bando di ogni pratica clientelare e di ogni abuso. La nostra è una comunità civilissima che ha bisogno di esempi e di comportamenti lineari e trasparenti della sua classe dirigente amministrativa. Noi dell’opposizione faremo la nostra parte: le elezioni sono acqua passata, ora c’è il bene comune da tutelare. Anche questa è una sfida esaltante».

 Massimo Lo Pilato

 


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