Sterco e liquame in Città, il Sindaco Capone: «ci siamo costituiti parte civile e nel prossimo Consiglio del 3 luglio ufficializzerò i nomi dei presunti autori dell’episodio vandalico»

Sterco in Città

Si è fatta luce sull’episodio post elettorale dello scorso maggio che fece assurgere la città di Mirabella Eclano sulle pagine di cronaca di diversi e autorevoli mass media nazionali.

Vi ricordate? Dopo alcuni giorni dalle elezioni del rinnovo del Consiglio comunale e precisamente nelle prime ore notturne del 29 maggio la centrale piazza Vittoria, le strade principali e i vicoli del centro storico furono ricoperti di sterco e liquame e i cittadini si risvegliarono immersi in un odore nauseabondo.

Prontamente, il neo eletto Sindaco Francescantonio Capone, avvertì le Autorità preposte dell’accaduto, che subito intrapresero l’attività investigativa, e di conseguenza provvide alla pulizia e alla disinfestazione del cuore cittadino, condannando il vile e selvaggio gesto e annunciando l’eventuale costituzione di parte civile dell’Ente locale.

Tutti, si chiesero il perché di tale comportamento e chi poteva essere stato, ma l’unica e plausibile motivazione veniva letta e ricondotta solo ed esclusivamente ad una rivalsa contro i vincitori delle elezioni comunali, ovvero contro il primo cittadino Capone e i neo eletti Consiglieri comunali della lista civica “Patto per Mirabella”.

Ebbene, a meno di un mese, la Compagnia dei Carabinieri di Mirabella Eclano, agli ordini del capitano Leonardo Madaro e nel particolare i militari della Stazione alle sue dipendenze, dopo una minuziosa e tempestiva attività investigativa, ha identificato i responsabili.

«Gli accertamenti condotti – si legge nel comunicato tramesso agli Organi di stampa – ricorrendo a indagini di tipo tradizionale ma svolti anche con l’acquisizione di filmati di telecamere di videosorveglianza, hanno permesso di identificare compiutamente e quindi deferire in stato di libertà alla competente Autorità giudiziaria due ragazzi del posto, rispettivamente di 26 e 27 anni».

I giovani eclanesi denunciati dovranno civilmente e penalmente «rispondere, in concorso, di danneggiamento, deturpamento e imbrattamento di cose altrui e di disturbo delle occupazioni o di riposo delle persone».

Tempestivo e doveroso, sull’increscioso episodio,  è stato l’intervento del primo cittadino eclanese nei confronti di chi, inspiegabilmente, ha creato un danno d’immagine alla propria Città e che non merita di essere cittadino di Mirabella Eclano.

«Ho appreso con grande soddisfazione – ha dichiarato Francescantonio Capone – la notizia della chiusura delle indagini, iniziate su mia denuncia contro ignoti e relative agli ignobili fatti accaduti il 29 maggio u.s., che hanno visto le strade del centro storico della nostra città ignobilmente imbrattate di sterco. Voglio fare un plauso alla Compagnia dei Carabinieri di Mirabella Eclano che con altissima professionalità ha condotto le indagini fino all’individuazione e alla denuncia a piede libero dei presunti colpevoli. Nel censurare nuovamente il gesto barbaro commesso nei confronti della nostra Città e dei suoi abitanti, continuerò ad impegnarmi perché i colpevoli abbiano la punizione che meritano, annunciando fin d’ora che il Comune si costituirà parte civile nei procedimenti che si instaureranno».

Intanto, lo scorso 24 giugno, in considerazione che dagli Organi di stampa sono stati evidenziati e individuati i presunti autori dell’episodio vandalico e che la notizia di reato è pervenuta alla Procura della Repubblica di Benevento, la Giunta comunale eclanese, con propria delibera (n.92/2014) dichiarata immediatamente esecutiva, ha ritenuto di dover attivare ogni azione utile alla tutela dell’Ente, avviando di fatto tutte le procedure per richiedere i danni morali e materiali nei confronti dei presunti responsabili dell’incivile episodio, ovvero l’incarico al Sindaco a costituirsi nell’avviato procedimento quale persona offesa e/o danneggiata dal reato e la nomina all’avvocato Carmine Monaco, del Foro di Benevento, per la difesa e tutela dell’Ente locale.

Dunque, che dire? Sicuramente, su questo atto teppistico, verosimilmente di sfida alle istituzioni, il silenzio è da saggi.

Un piccolo inciso, però,va fatto ad alta voce: è troppo facile lanciare il sasso per poi nascondere, da vigliacchi, la colpevole mano e successivamente invocare la speranza al ritorno di un clima di rappacificamento nella Comunità eclanese.

Non è polemica, ma è un invito al vero rispetto dei ruoli e del vivere civile.

Al di là del facile sentenziare, questa vicenda purtroppo rappresenta per l’intera Comunità eclanese un insulto e una violenza difficile da dimenticare, una macchia faticosa da pulire.

Intanto, nella prossima seduta di Consiglio comunale, convocata per giovedì 3 luglio alle ore 18.30, il Sindaco Francescantonio Capone, come ultimo argomento, ha fatto inserire una comunicazione da rendere ai cittadini presenti all’assise civica.

Darà lettura, considerato che è un fatto di interesse pubblico, della relazione investigativa depositata presso la Procura della Repubblica di Benevento dall’Autorità preposta darà comunicazione dei nominativi dei presunti autori dell’episodio vandalico ai danni della cittadina eclanese.

Benigno Blasi

 

 


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