Che fine ha fatto quest’anno la Via Crucis vivente?
In molti se lo sono chiesti, anche se con colpevole ritardo. Un evento tanto atteso più dalla comunità-pubblico che dalla comunità-attrice, perché si sa, è più facile sedersi e applaudire il frutto del lavoro degli altri che impegnarsi ed essere applauditi.
Dalle parole scambiate con l’amico Roberto Racca, da anni attore e promotore della tradizionale rappresentazione pasquale, è emerso come quest’anno ci sia stato un vertiginoso calo di interesse.
«Purtroppo è andata così – ha evidenziato Roberto Racca – Quest’anno non abbiamo raggiunto il numero minimo per poter soltanto pensare di mettere in scena la Via Crucis. Ma è stato solo l’epilogo: da tre anni ormai siamo sempre meno, era solo una questione di tempo».
A cosa pensi sia dovuto?
«Cambiano gli interessi, le abitudini. I ragazzi di oggi sono tutti “casa e chiesa”, nel senso che difficilmente escono dalle mura domestiche, habitat naturale dove vivere nella più recente tecnologia, e quando lo fanno… se la portano dietro! In queste condizioni diventa sempre più arduo il compito di coinvolgerli in qualcosa che non sentono, o addirittura non hai mai sentito, loro!».
Nella frazione Passo Eclano, nel parco Archeologico, era tutta un’altra storia…
«Si, ne sono consapevole anche io. Vuoi per particolarità dei luoghi, vuoi per le emozioni che riuscivamo a suscitare, il quinquennio trascorso negli scavi di Aeclanum è stato molto significativo per questa manifestazione. Tengo a ricordare che siamo stati i secondi in tutta Italia a portare la Via Crucis in un parco archeologico, secondi solo a Roma, “solo” al Colosseo. E’ stata un’ottima vetrina culturale e turistica, arrivavano in migliaia per vederci, ma come tutte le cose belle, anche questa esperienza è durata poco, troppo poco in realtà».
E per l’anno prossimo, cosa dobbiamo aspettarci?
«Più partecipazione! L’aver saltato un anno non vuol dire aver perso la tradizione. Consideriamola una pausa per poter ripartire più forti di prima e magari più numerosi».
Andrea De Gennaro


