Elezioni amministrative 2014: Udc e Centrodestra al voto con liste divise, la maggioranza consiliare si «spacca» sul nome del candidato Sindaco
Mancano poco più di trenta giorni al deposito delle liste elettorali per il rinnovo del Consiglio comunale di Mirabella Eclano e da qualche giorno nella cittadina della Media Valle del Calore si sono aperte le danze: sono iniziati i giri di valzer sia sul “toto Sindaco” sia sui componenti delle liste che hanno deciso di partecipare alla competizione elettorale del prossimo 25 maggio.
Ma prima di addentrarci nei vari “inciuci” paesani, è giusto fare alcune riflessioni.
Negli ultimi anni, si è rafforzata la convinzione che il nostro ceto politico, in senso generale, non sia all’altezza dei propri compiti perché troppo su di età. Un luogo comune antico, ormai vecchio e sorpassato e la parola d’ordine che si è affermata è «largo ai giovani».
Ma da qualche mese nella cittadina eclanese, al contrario, si sta evidenziando un fattore del tutto nuovo: le nuove “leve” politico-amministrative non sono molto diverse da quelle vecchie.
Quindi, non ha senso pensare che un trenta-quarantenne eclanese, impegnato in politica, possa essere più utile di un sessanta-settantenne ai fini di una sana amministrazione della cosa pubblica. La discriminante non è l’anagrafe, ma l’attitudine (la volontà, la determinazione, insomma il talento) a occuparsi con profitto dei problemi che affliggono una Comunità.
Affrontare la questione del rinnovo della classe politico-amministrativa eclanese in termini anagrafici è illogico. Siamo d’accordo che il “Palazzo di Città” vada ripulito e rinfrescato, magari allontanando le solite facce e reclutando qualcuno non usurato dal potere. Ma che il requisito richiesto a questo qualcuno sia di essere nato dopo la metà degli anni ’70 o addirittura dopo il 1980 è assurdo.
La natura, si sa, non è democratica: le categorie degli stupidi e dei provveduti sono trasversali. Esistono ragazzi intelligentissimi e ragazzi deficienti. Idem gli anziani: molti sono saggi, altrettanti sono fessi.
Dopo questa breve considerazione, possiamo dire che l’attuale Amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Vincenzo Sirignano, da sabato 15 marzo non è più coesa. E’ fortemente divisa e sarà difficile rinsaldarla.
Il primo cittadino eclanese, referente dell’Udc di Ciriaco De Mita, ha voluto tirare troppo la corda e prevedibilmente si è spezzata: dall’inizio dell’anno ha “impastato” diversi incontri prima con tutta l’attuale maggioranza consiliare, dopo con gruppi e con singoli consiglieri comunali. A seguire, poi, pubblici incontri con il piccolo e il grande elettorato, che sostiene questa maggioranza, e incontri trasversali anche con i responsabili del Partito democratico e con i rappresentati dell’attuale opposizione consiliare.
Insomma, di tutto e di più, da parte del primo cittadino di Mirabella Eclano con l’unico scopo di tergiversare, di creare spaccature all’interno dell’altro gruppo di maggioranza consiliare di centrodestra (Forza Italia e Nuovo Centra Destra), di perdere tempo e di arrivare, a pochi giorni dalla scelta sia del candidato Sindaco sia dalla composizione della lista, in piena confusione in modo tale che da «deus ex machina» della politica paesana potesse imporre, in nome del bene comune, le proprie decisioni.
Il progetto, però, è risultato fallimentare. Questo grazie anche al Consigliere comunale dell’Udc Antonio Sirignano che nel giocare a rialzo ha scoperto, in anticipo, le carte.
Alcuni giorni fa, infatti, in una intervista su un quotidiano provinciale si è autoproclamato come probabile candidato Sindaco di Mirabella Eclano, dichiarando che la maggioranza consiliare uscente (Udc e Centrodestra) era unita sia per affrontare la prossima competizione elettorale di maggio sia sul suo nome, quale candidato Sindaco della Città.
Intanto, sempre «radio fante» informa che questa sera (lunedì 17 marzo) ci sarà un ultimo incontro, sicuramente in qualche locale di ristorazione, tra il Sindaco Vincenzo Sirignano, in rappresentanza dell’Udc, con gli Assessori comunali Pasquale Gargano e Ciriaco Russo, in rappresentanza di Forza Italia, e Giancarlo Ruggiero e Goffredo Petruolo, in quota Nuovo Centro Destra.
Una riunione, quindi, non solo per rinsaldare la maggioranza ma anche e soprattutto per decidere a quale compagine politica spetterà l’indicazione del candidato Sindaco.
E sempre «radio fante» comunica che il gruppo consiliare del Centrodestra chiederà, sempre se rinascerà l’intesa politico-programmatica con l’Udc, la designazione del candidato Sindaco e quattro posti in lista, due uomini e due donne. Al contrario, invece, se salta “il banco”, sempre il gruppo consiliare del Centrodestra è pronto a scendere in campo con una propria lista capeggiata dall’Assessore comunale Franco Capone.
Invece, il «tam-tam» cittadino fa sapere che lo scorso sabato sera (15 marzo), in pubblica piazza, il Consigliere comunale dell’Udc Antonio Sirignano ha dichiarato ad alta voce che, pur di candidarsi a Sindaco della Città, è disposto a contravvenire anche alle indicazione di chi lo ha “inventato”, “plasmato” e “sponsorizzato” per un decennio nell’agone politico-amministrativo locale, cioè del suo mèntore omonimo, nonchè attuale Sindaco.
Il giovane demitiano eclanese, ha intenzione di costruire un gruppo amministrativo nuovo, che conservi alcune esperienze consolidate ma che nel contempo è pronto a «rottamare» alcune vecchie soggettualità amministrative.
Invece, altri “commentatori” politici nostrani fanno sapere, a fronte di una spaccatura all’interno della maggioranza consiliare, che è già bella e pronta un’intesa tra l’Udc locale con l’opposizione consiliare, che fa capo a Ugo Sorrentino.
Infine, chi ha deciso (al momento!?) di correre da solo, con il proprio simbolo e con una sua lista, è il Partito democratico del segretario Emilio Caggiano.
Benigno Blasi