L’Eclanese di Iannuzzi perde un punto a tavolino, ma riabbraccia Michele Buonfiglio
Una stagione a dir poco complicata per l’Eclanese, dentro e fuori dal rettangolo di gioco. Nel corso di quest’ultimo mese la squadra ha cambiato ben tre allenatori e fatto i conti con una sconfitta a tavolino, costata un punto in classifica.
Di mister ne avevamo finora conosciuti due: Giovanni Montanile, che ha lasciato la panchina eclanese a pochi giorni dall’inizio del Campionato e Giuseppe Izzo, a Mirabella fino al match di ritorno con la Calpazio, conclusosi per con la sconfitta degli irpini. Fu poi la volta di De Falco, alla guida tecnica della squadra solo per tre partite. Alle dimissioni dell’allenatore partenopeo, che inaugurò la sua breve avventura eclanese con un pareggio casalingo (1-1 contro il Cicciano), l’incarico fu dato al suo vice, Giuseppe Troise.
Il passaggio di quest’ultimo sulla panchina gialloblù fu ancor più breve: 2 partite, un pareggio contro il Sant’Agnello, una sconfitta invece a Sarno. E fu poi divorzio, consensuale anche questa volta, con il quarto allenatore.
Fu poi la volta di Franco Iannuzzi. “Un nome legato al cuore”, così lo definisce patron Casale, che rimette nelle mani di un ex le sorti della squadra.
Ed è una sconfitta in casa ad inaugurare la fase Iannuzzi: 0-1 contro la Mariglianese. Non è, però, solo il ko rimediato al “D’Elia” a rendere amaro l’inizio dell’avventura del nuovo allenatore: l’Eclanese infatti, per decisione della giustizia sportiva, perde la prima di Campionato a tavolino.
Era finita 0-0 contro la Palmese. Il club rossonero aveva, però, presentato ricorso per il presunto tesseramento irregolare dell’ex Vis Ariano Jonathan. Così i dieci minuti di gioco del centrocampista nigeriano costano un punto all’eclanese.
Tra un allenatore e l’altro, relegata al penultimo posto in classifica, la compagine gialloblù trova un motivo per sorridere: dopo diversi mesi fa il suo ritorno in squadra Michele Buonfiglio (ai domiciliari per gli scontri avvenuti al “San Francesco” di Nocera lo scorso 30 agosto). L’attaccante gode prima di un permesso speciale, grazie al quale può partecipare agli allenamenti, poi, dopo il processo, torna definitivamente in libertà.
Antonella Salierno