Scuola Calcio Milan: «la carica dei 300» del Real Lions al “Christmas Day”
Carlo Ancelotti, uomo di calcio e noto allenatore, avrebbe di certo strizzato l’occhio nel rivedere quel suo schema che tanto ama: quello dell’albero di Natale. Anche le luci ci sono, ma non sono quelle della ribalta. Insomma, si è capito: non parliamo né di ‘pallone d’oro’ né dei campioni della Serie A.
Parliamo del calcio che nasce per strada, quello fatto di sudore e risate, niente schemi. L’albero ancelottiano è solo una coreografia fatta dai contorni umani dei trecento bambini che popolano la Scuola Calcio Milan di Lioni.
E’ il loro modo per dire: «Hey, siamo noi: i Real Lions! Questo albero di luci e di anime è il nostro modo per dirvi grazie per tutto quello che avete fatto durante questi quattro anni. Finisce il 2013 e l’anno nuovo richiede forze fresche: su i calzettoni, piedi negli scarpini. Il 2014 è solo un nuovo acquisto. Bisogna decidere in che ruolo farlo giocare, ma che importa? Ciò che conta è divertirsi, noi siamo il calcio pulito».
Già nello scorso numero de La Fenice on-line avevamo parlato della Scuola Calcio Milan di Lioni e delle sue filiali di Mirabella, Bisaccia e Castelfranci. Oggi ne riassaporiamo i contorni piuttosto perché non possiamo abbandonare ciò che è sinonimo di bello e lo facciamo in occasione del “Christmas Day” tenutosi lo scorso 20 dicembre. Il palcoscenico è quello dello stadio Comunale “Nino Iorlano” di Lioni e i protagonisti sono i bambini.
Sono loro ad animare la serata, a fare da padroni di casa di fronte alle tante autorità accorse: c’è il sindaco di Lioni Rodolfo Salzarulo, il coordinatore nazionale delle Scuole Calcio Milan Edgardo Zanoli, il corrispondente italiano dell’Arsenal FC Simone Cappelli, senza escludere le varie rappresentanze di alcuni paesi irpini. Poi quelli di sempre, i pilastri della società: Mauro Ciampi, presidente dei Real Lions, Mariagrazia Salzarulo, presidentessa dei King’s Lions e il direttore generale Carmelo Barbieri.
E’ proprio Mister Barbieri a ribadire la mentalità dei Real Lions: «Vogliamo far crescere dei futuri buoni cittadini. Non ci servono campioni, ma solo uomini veri che possano migliorare la nostra società».
E intanto i bambini sfilano davanti agli occhi fieri dei genitori sugli spalti, c’è anche chi recita una poesia. Una poesia di Natale, visti i giorni di festa che fanno da cornice a un piccolo evento per piccoli atleti. Piccoli solo di statura, s’intende.
Gli auguri di Natale, i fuochi d’artificio, le animazioni delle ‘Babbo Natale Girls’, i regali, il buffet, il saluto finale al 2013 sfilato via con la velocità di un pallone sul prato.
2014, cosa ne dici? Scendi in campo anche tu?
Irene De Dominicis