La verità fa male… si tenta di mettere il «bavaglio» a ‘La Fenice on-line’
La libertà di espressione è uno dei pilastri principali di una società democratica e tale libertà vale non soltanto per le notizie o per le opinioni accettate con favore, perché sono inoffensive o indifferenti, ma vale soprattutto per quelle notizie o opinioni che urtano e inquietano e danno quindi fastidio.
In America il giornalismo è «il cane da guardia» della democrazia: il buon cane da guardia che gira libero attorno a casa, orecchie tese e naso al vento. E abbaia, spesso più forte del necessario, e qualche volta deve anche mordere. Così è negli States ma in Italia, invece, il giornalismo purtroppo è diventato il cane da compagnia o da riporto.
Anche per chi amministra la Città di Mirabella Eclano, è sempre più forte la preoccupazione quotidiana di assicurarsi che «il cane da guardia» de ‘La Fenice on-line’ sia prudente nell’abbaiare e soprattutto non morda. Insomma, che non disturbi o meglio che non faccia conoscere le «grandi manovre».
Nel mese di maggio dello scorso anno, dopo 15 anni, è stata ripresa la pubblicazione, da cartaceo a on-line, del nostro periodico: sono stati coinvolti in questo nuovo progetto editoriale giovani e meno giovani eclanesi e si stanno pubblicando anche fatti, circostanziati e documentati, inerenti all’attività politico-amministrativa dell’Ente locale.
A distanza di dieci mesi, di corretta informazione alla cittadinanza, chi non ci sta è l’Amministrazione comunale. Per essere precisi, sono solo alcuni e ormai noti Assessori e Consiglieri delegati che, «morsi» anche dalla tarantola de ‘La Fenice on-line’, e in previsione dell’imminente tornata elettorale del 25 maggio per il rinnovo dell’assise consiliare, senza alcun pudore e scrupolo, avendo messo in piedi un vero e proprio “assalto alla diligenza”, ossia alle casse dell’Ente eclanese, stanno cercando di mettere il bavaglio alla nostre notizie.
Questi individui, da mesi e nei rinomati luoghi che frequentano (bar, sala da gioco e pizzerie) o lungo i marciapiedi cittadini, ad alta voce sostengono di aver denunciato o di denunciare questo giornale – gli articolisti ed il responsabile – per ciò che fino ad ora è stato pubblicato. Bene, che lo facciano, viviamo ancora in un paese – Mirabella Eclano – libero e democratico.
Il dovere di cronaca e il diritto di critica, non solo per il giornalista, sono un indispensabile strumento di controllo democratico, ma specialmente alla critica, dura e aspra, è inutile rispondere con le querele quando si è di fronte sia a episodi circostanziati e documentati sia a frasi che legittimamente non si condividono. Alla critica è giusto che si risponda, ma con argomenti che dimostrino il contrario e con comportamenti non da “struzzi”.
Vorrei ricordare che non hanno ottenuto alcun risultato, le intimidazioni rivolte a chi collabora con questo giornale, mediante l’utilizzo di “pizzini” consegnati da familiari stretti, affini e amici.
Anche le minacce velate e intenzionalmente riferitemi di eventuali attacchi fisici alla mia persona, mi fanno soltanto sorridere.
Al contrario, nonostante l’archivio storico dell’Albo Pretorio on-line da mesi sia stato volutamente oscurato, anche grazie alla complicità della Segretaria comunale Maria Grazia Fontana (anche per lei il “tempo delle mele” sta per scadere – Prefetto ante portas!), per non farci prendere visione, degli atti pubblicati sull’attività amministrativa, presso la sede della nostra Associazione sono pervenute decine e decine di lettere di apprezzamento per la buona informazione locale che stiamo offrendo e anche copiose documentazioni riferite sempre alla gestione della “macchina” amministrativa eclanese. A questo, aggiungo le oltre 195mila ‘visite’ effettuate, da maggio ad oggi, per leggere le pagine del nostro periodico on-line.
Ed è questa l’occasione per ringraziare i lettori che stanno offrendo ai nostri collaboratori quello stimolo necessario per fare sempre meglio e di più.
Invece, ad ogni singolo Amministratore comunale eclanese – soprattutto a quello interessato solo a “demolirci” – voglio ricordare che sul Comune non deve farsi «i fatti suoi», ma deve occuparsi «dei fatti nostri» e che si è esposto volontariamente all’esame della Comunità con la propria elezione.
Per questo abbiamo ritenuto che gli atti posti in essere dall’attuale Amministrazione comunale, i casi di mala politica locale che fino ad ora abbiamo riportato (episodi che pongono in discussione l’etica pubblica) siano circostanze che devono essere poste a conoscenza della Comunità eclanese, perché, così facendo, più profondo e diretto è il rapporto del cittadino con l’Ente locale.
A chi si accinge a “sfogliare” l’edizione di questo mese, chiedo scusa se in alcuni articoli che fanno riferimento all’attività del Comune di Mirabella Eclano, gli Amministratori non sono identificati. “Intelligenti pauca”!
Non è codardia, ma considerato che nella città di Mirabella Eclano ci sono personaggi definiti «intoccabili», attori protagonisti di vicende di cattiva politica amministrativa paesana, che sono i principali artefici di un «proibizionismo» collegato però alla libertà di dire e di scrivere ciò che si pensa, tale scelta è dovuta solo per rispettare la richiesta di alcuni Soci dell’Associazione che desiderano vivere tranquilli e non essere destinatari di quotidiani atteggiamenti di pressione psicologica.
E’ doveroso, infine, sfatare l’ennesima bugia messa su da coloro che quando parlano non sanno cosa dicono. Non è affatto vero che l’Associazione “Pro Loco La Fenice” stia contro l’attuale Amministrazione comunale. La colpa non è nostra se vengono pubblicati, su questo giornale, articoli che evidenziano la gestione dell’Ente locale, da parte di Consiglieri delegati e Assessori, in un modo molto disinvolto e a tutela del proprio «particulare».
Siamo per la corretta informazione e lo continueremo a fare. Rispettare il diritto di diffondere informazioni e opinioni, corrisponde a quello del cittadino di riceverle.
Benigno Blasi