Un illustre cittadino eclanese: il sacerdote professor Antonio Tino
Nato a Mirabella Eclano nel 1874 e morto sotto i bombardamenti del 1943 ad Avellino. Ed è proprio da quel triste evento che vorrei far partire la ricostruzione, seppur sintetica, della vita di questo mio avo, zio paterno di mia madre.
Per una ricostruzione fedele ed efficace di quei giorni di calvario, oltre che alle parole dei superstiti, è utile fare ricorso ad un commovente scritto di monsignor Guido Luigi Bentivoglio, allora Vescovo di Avellino: la lettera pastorale intitolata DESOLATIONE DESOLATA EST CIVITAS, posteriore di soli pochi mesi ai luttuosi eventi, che ricordava perfino i particolari più riprovevoli, per incitare gli Avellinesi al rinnovamento materiale e morale della città e delle famiglie.
Durante il primo bombardamento, che imperversò per oltre un quarto d’ora, furono mietute moltissime vite umane. Il Vescovo, tra le altre, ricorda quella di “un carissimo sacerdote, il professor Antonio Tino, Preside degli studi al Seminario Vescovile”, il quale era una notissima figura di docente e di uomo di cultura, avendo educato nel Liceo Classico “Pietro Colletta” innumerevoli generazioni di giovani. Era Ordinario di Lettere greche e latine.
Tra i suoi scritti una monografia dal titolo La poetessa Eucheria: Studio critico Pubblicazione Napoli – Tip. G. Cozzolino, 1911 conservato presso la Biblioteca nazionale centrale di Firenze. Una seconda monografia dal titolo Una questione lucreziana Pubblicazione Napoli – Tip. G. Cozzolino, 1911 sempre conservato presso la Biblioteca nazionale centrale di Firenze. Altra monografia invece è conservata presso la Biblioteca dell’Accademia nazionale virgiliana di Mantova.
Un suo scritto, è citato in tempi recenti dalle Professoresse Stefania Santelia e Jolanda Leccese che hanno indagato su autori e aspetti peculiari della produzione letteraria dell’età tardo-antica. «Ma chi è, dunque, Eucheria? Eucheria “dalle belle mani”, un termine che racchiude in sé la grazia e la bellezza. Il prof. Antonio Tino nel 1911, espresse dubbi sulla sua identità, ritenendo Eucheria un “fantasma creato dalla fantasia di un libraio”».
Molto divertente, infine, una sue querelle con il dott. Michele Blasi, riportata nel suo libello La Vergogna del 1905.
Nel 1936 venne nominato Cavaliere della Corona D’Italia. Nel 1973, Sindaco Pietro De Feo, anche il Consiglio comunale di Mirabella Eclano ha tentato di ricordare il suo illustre concittadino pensando di intitolargli la piazza della Frazione Passo Eclano. E così fu deliberato, ma poi la cosa non ebbe seguito.
Ho creduto doveroso tributargli un ricordo a 70 anni dalla morte, perché in vita egli ha dato lustro alla nostra cittadina. Ringrazio vivamente la Redazione de “La Fenice on-line” per aver ospitato questo ricordo.
Emilio Caggiano