Una proposta al Comune: acquistare un palco per spettacoli. Immediata la risposta… ingenua o una difesa di interessi?

palchi

Lo scorso mese abbiamo inserito una nuova rubrica dal titolo: “Proposte all’Amministrazione” – questo perché, subito dopo la ripresa della pubblicazione di questo mensile da cartaceo a on-line, da maggio, abbiamo ricevuto diverse e-mail e lettere postali inerenti a delle singolari, specifiche ed interessanti richieste e proposte di cittadini eclanesi da sottoporre, se era il caso, all’Amministrazione comunale. Ed ecco l’idea di una nuova rubrica da inserire, quindi, nella “home” de «La Fenice on-line».

La proposta, ricevuta da un cittadino mirabellano ed inserita nell’uscita di ottobre, è stata quella, al termine di un “Settembre Eclanese” pieno di manifestazioni musicali itineranti sul territorio comunale, in cui si è chiesto all’Amministrazione comunale di acquistare un palco per gli spettacoli in modo da ottenere un risparmio economico ed eventualmente anche di fittare la struttura, a chi ne avesse fatto richiesta. Questa in sintesi è stata la proposta.

Intanto, dopo alcuni giorni, sulla pagina ‘facebook’ del mensile, abbiamo ricevuto una e-mail a firma di un concittadino  Dino Corsano che di seguito riportiamo integralmente:

«Vorrei commentare quest’articolo dicendo a chi lo ha scritto che anche per fare il giornalista non servono qualifiche, basta avere carta e penna e scrivere ogni “c……a” che ci viene in mente! La differenza però è che scrivendo una “c…..a” in un articolo al massimo OFFENDO direttamente o indirettamente qualche persona, mentre se monto un palco in modo errato posso anche UCCIDERE le persone che dovranno lavorarci sopra!!! Le persone che si occupano dell’allestimento per le feste fanno periodicamente corsi di aggiornamento, devono conoscere tutte le normative sulla sicurezza bisogna essere assicurati e disponibili ad ogni ora del giorno o della notte che ci siano 40 gradi o che piova a dirotto e dopo il montaggio deve essere rilasciato un certificato di RESPONSABILITA’. Comprare l’attrezzatura per l’allestimento potrebbe sembrare un risparmio, ma poi bisogna fare i conti delle spese di montaggio, smontaggio e trasporto, che non possono essere certo affidati a quattro ragazzini per pochi euro o a qualche giornalista che si diletta a spostare qualche pannello. Magari chi si affida al noleggio le suddette cose le conosce e qualche conto lo ha fatto?! E finisco dicendo che è meglio che ognuno faccia BENE il proprio mestiere!!!! – Dino Corsano».

Di fronte a tale commento, sento il dovere, quale responsabile del mensile, di dare una risposta ma soprattutto fare una riflessione ad alta voce.

Vorrei, prima di tutto, dire al sig. Dino Corsano (che peraltro non conosco) che viviamo ancora in un Paese democratico e la nostra Costituzione (art.21) prevede che «…tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione» anche, come lei ha scritto,  con un po’ di carta ed una penna, ma fare il giornalista è tutt’altra cosa, ci sono regole e codici deontologici da rispettare: la nostra è una professione!

Al momento le rispondo da “cittadino”. Non riesco a capire perché così tanto risentimento, ostilità e anche cattiveria nel contenuto del suo commento alla “proposta” fatta da un suo concittadino, che fortunatamente ha preferito l’anonimato altrimenti lei, preso da un ingiustificato ‘raptus’ di risentimento, chissà cosa avrebbe potuto fare. Meno male…  si è sfogato inviandoci una e-mail e quindi non volendo lei è debitore, nei nostri confronti, almeno di un GRAZIE!

Caro Dino Corsano, se lei è un esperto nell’allestimento dei palchi da spettacoli non era più logico rispondere in modo semplice, ovvero con un linguaggio civile e garbato?

Forse o sicuramente nell’articolare la proposta all’Amministrazione comunale eclanese, di acquistare e gestire un palco da spettacolo, il nostro concittadino è stato molto superficiale ma il contenuto andava letto in senso costruttivo.

Forse o sicuramente, con la sua esperienza, lei ha ragione.

Perché, dunque, nel rispondere ha scelto l’offesa a tutti i costi?

Perché ha organizzato per diversi giorni, inspiegabilmente, un tam-tam (di familiari e amici) davanti ai bar, in piazza o davanti agli edifici scolastici raccontando la “proposta” riportata da questo giornale con un contorno, non solo di misere ‘minacce’ di non salutare più chi collabora con «La Fenice on-line» , ma arricchito anche di gratuite ‘calunnie’ che rasentano però la denuncia?

Allora, perché tanta cattiveria?

Con questa “proposta”, abbiamo messo a rischio il suo posto di lavoro oppure a rischio gli interessi nascosti (per chi non vuol vedere) di noti personaggi che bazzicano da tempo nei corridoi della “casa comunale”?

Rifletta per un istante, senza ascoltare le voci delle familiari “sirene”. Se malauguratamente (ma non per lei) la proposta di acquistare e gestire un palco da spettacolo fosse accolta dall’Amministrazione comunale eclanese (meglio tardi che mai), considerato anche le diverse unità lavorative che allo stato sono a disposizione presso il Comune, lo sa che lei con la professionalità che si ritrova, nell’allestire dette attrezzature, potrebbe sottoscrivere con il Comune di Mirabella Eclano un remunerato contratto di consulenza “sine die” (a vita) nella qualità di esperto?

Beh, questo potrebbe essere per lei un meritato riconoscimento professionale ma anche economico!

Adesso, invece, le voglio rispondere da “giornalista”, visto che nella parte conclusiva del suo compassionevole commento mi ha tirato in ballo.

E’ vero, negli anni scorsi, in occasione di alcune manifestazioni organizzate dall’Associazione “Pro Loco La Fenice”, di cui sono Socio fondatore, mi sono dilettato (come lei giustamente ha scritto) a spostare qualche pannello, ma non mi sono affatto cimentato ad allestire il palco, non per mancata capacità ma perché (come lei ragionevolmente ha scritto)  «…ognuno faccia BENE il proprio mestiere!!!!».

E’ giusto! Sacrosanta verità! Però, caro Dino Corsano, purtroppo, tra me e lei, la differenza è sostanziale.

Deve sapere che al sottoscritto nessuno vieta, anche domani, di poter frequentare dei corsi abilitanti e successivi corsi di aggiornamento per montare e smontare palchi per spettacoli e quindi continuare a dilettarsi (gratuitamente), a tempo perso, oltre a spostare pannelli anche ad allestire le citate strutture.

Invece, senza alcun dubbio e quando ne avrà voglia, lei potrà sempre prendere carta e penna e continuare, in tutta libertà di pensiero e di espressione, a scrivere qualsiasi cosa che le passa per la mente… anche «cazzate», ma non potrà mai diventare giornalista.

«COSI’… GIUSTO PER RICORDARLO!» 

Benigno Blasi


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