Servizio mensa scolastica… inspiegabile ritardo nell’avvio
Il Servizio mensa collegato con le scuole facenti capo al Comune di Mirabella Eclano, in passato era un servizio gestito direttamente dal Comune; da qualche anno, si è deciso di trasferire la gestione all’esterno affidandola a fornitori di settore. Ciò ha implicato, come conseguenza, la necessità di indire una gara di appalto con tutti i tempi che ne conseguono per le procedure burocratiche.
E’ già qualche anno, come segnalato da alcuni genitori, che il servizio mensa a Mirabella Eclano inizia in ritardo rispetto all’inizio dell’anno scolastico; più volte, rinviato, al mese di novembre.
Questo ritardo determina una serie di difficoltà quali l’uscita dei bambini dalla scuola materna anticipata alle ore 13 con conseguente disagio per le famiglie ed in particolare per le mamme che lavorano, ma anche un danno economico giacché ove previsto il pagamento di una retta, il costo è comunque sostenuto interamente.
I genitori si sono già adoperati per chiedere spiegazioni, parlando direttamente con il Sindaco Vincenzo Sirignano il quale ha garantito loro che a breve, dopo i primi giorni di Novembre, inizierà il servizio.
Al contempo, parlando personalmente con i Responsabili comunali che si occupano della gestione del servizio, ci è stato ribadito quanto, in concreto, tutti già sanno… E’ un problema di carattere economico!
In sostanza il Comune sostiene circa il 60% del costo dovuto al fornitore e quindi questo ci lascia capire come per il Comune possa essere importante, anche un mese di ritardo… no?!
Ciò che viene all’attenzione è la validità, sicuramente, delle ragioni dei genitori; ma di sicuro non è trascurabile neanche la reale esistenza di un problema economico. Per anni, in Italia, si è vissuti al di sopra delle proprie reali possibilità economiche e gli “abusi” da parte del cittadino italiano, sono stati tanti.
La dimostrazione risiede nei fatti che stanno caratterizzando la nostra nazione e quindi anche le nostre piccole realtà nel difficile periodo socio-economico che stiamo vivendo. In più non dimentichiamo che si tratta di un servizio destinato, ad una parte della popolazione, i cui fondi sono sostenuti da tutti i contribuenti.
E’ giusto e logico che il servizio mensa ci sia ed inizi in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico e quindi rispetto a ciò cogliamo l’occasione per sensibilizzare l’Amministrazione comunale perché, di volta in volta, sia più incisiva nel rendere più veloce le procedure decisionali inerenti i bandi preposti per l’attivazione del servizio mensa; al contempo però è giusto e logico che anche i cittadini/genitori accettino la consapevolezza che i fondi di cui si disponeva tempo fa non sono più disponibili.
E si comprenda quanto, oggi per far funzionare le cose e farle funzionare bene, sia importante adoperarsi, ciascuno, per favorire il dialogo, tra tutti i genitori e tra quest’ultimi e gli Amministratori comunali, allo scopo di individuare possibili soluzioni perché il servizio ci sia, sia attivato nei giusti tempi e venga organizzato scegliendo fornitori e prezzi giusti per poter superare anche la difficoltà economica.
In questa logica, della totale collaborazione tra le parti interessate che sembra essere quella più realistica per la soluzione del problema, si può pensare di stabilire un sistema in base al quale tutti i genitori diano il loro contributo ma che ognuno lo possa corrispondere in base al proprio reddito (previa verifica delle reali situazioni di difficoltà o meno di ogni famiglia), mentre il Comune dovrà concedere un contributo aggiuntivo solo alle famiglie meno abbienti.
Infine, circa il pasto e la sua qualità, scegliere le giuste portate magari anche con l’ausilio di un nutrizionista, evitando quindi pasti eccessivamente completi o di non buona qualità, determinando un giusto vantaggio di salute per i bimbi ed anche una equa sostenibilità per le “casse comunali”.
Clorinda De Feo