Lettera ad un bimbo di Auschwitz

auschwitz

Passa repentino il vento di primavera

smuove i ricordi e li fa volare

come cartacce di antichi marciapiedi

E questo vento ti conosce

e porta un po’ di cielo

nel nulla che ti hanno cucito sugli occhi

Nei silenzi lunari

di queste fresche notti

è lontano il fuoco che ha graffiato

le lacrime sul tuo viso fatto d’aria

lontani il silenzio e la vergogna

della follia che ha cancellato i sogni

e ti ha rapito l’anima

Del tuo sguardo e del tuo mondo

resta un respiro d’alba

uno stelo d’erba nei prati

di chi ti ha conosciuto

di chi ha inventato per te l’ultima favola

per lasciarti nel cuore

uno spiraglio di sole in quelle ombre

E mentre leggo la guerra

nella polvere della povertà

nei troni di uno spaventato potere

nei monti e negli abissi

la tua rassegnata pace

è nei cieli vasti e immacolati

nei pensieri azzurri del mare

nel volo infinito di una lucciola

tra lontanissime stelle

Ascoltami

Cancella l’orrore

lasciaci nella memoria il tuo ultimo viaggio

il sacrificio dei tuoi anni

alle musiche della vita

Insegnaci ad amare

dipingi il mondo e fallo sognare

abbraccia il cielo

ricolmo di comete e donalo

agli occhi che non vedono

al suicidio delle speranze

Portaci l’estate e uccidi la morte

Massimo Lo Pilato


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