“L’altra parte di me”, il primo album di VinnieVin Between

VINNIE VIN BETWEEN

Vincenzo Ianniello, in arte VinnieVin, originario di Fisciano (Sa), ma eclanese di adozione, ha presentato nei giorni scorsi il suo primo album di inediti “L’altra parte di me”. Attraverso le sue parole raccontiamo la nascita di questo ambizioso progetto e le tante difficoltà, che non ne hanno minato, però, la realizzazione.

«Io, VinnieVin, nasco musicalmente agli inizi degli anni 90. Da autodidatta ho portato dentro di me da sempre la passione per la musica, anche se, per varie ragioni di carattere personali-economiche non ho mai potuto portare avanti gli studi musicali. Già all’inizio degli anni 90, l’approccio allo strumento (la chitarra) mi ha portato ad allargare enormemente le mie amicizie (risale a quel periodo la mia amicizia con Roberto Casaburi). Grazie alla disponibilità di mio zio Adamo, proprietario del Nido dei Suoni di Salerno, e facendo il cameriere, ho potuto comprare il mio primo strumento ed il mio primo amplificatore, con pagamento dilazionatissimo…

La mia passione per la composizione piuttosto che per l’esecuzione è venuta fuori da subito anche se priva di basi. Senza alcuna nozione di cosa volesse dire comporre, mi sono cimentato nella realizzazione di brani che ancora oggi, suscitano in me una grande emozione.

Dal 1997 fino alla fine del 2011 ho accantonato la musica, senza imbracciare più uno strumento, deludendo soprattutto me stesso. Posso dire, a posteriori, che è stato il periodo più triste e assurdo della mia vita: perso, pieno di rimpianti, di delusioni, ma soprattutto infelice!

Nel febbraio 2012 ho dato una brusca sterzata alla mia vita. Ho ripreso a comporre. Ho rimesso la musica al primo posto, e sono partito con l’idea di creare un progetto concreto (tutto e solo mio). La mia vita è cambiata. Finalmente ho potuto esaudire il mio sogno: creare un album (L’altra parte di me) composto da miei brani. Dopo tanti anni di lontananza da Salerno, ho cercato di riconquistare i miei amici di un tempo. Non tutti erano disponibili come una volta e pronti a rimettersi in gioco come ho fatto io. Il risultato? Alcuni li ho trovati, altri no, ma ne ho trovati altri, ancora più speciali!

In questo album ho suonato la chitarra ritmica su tutte le tracce, ho cantato ed ho pensato ai cori. Ho coniato il nome di Betwenn (heaven and hell) per la band che ha collaborato con me nelle registrazioni de ”L’altra parte di me”, che rispecchia le loro diverse personalità e il mio carattere mutevole.

La band è composta da 5 elementi, persone e musicisti eccezionali. Nonostante il poco tempo avuto per frequentarci, con loro si è chiuso subito il cerchio. La mia ricerca è cominciata col riallacciare i rapporti col mio amico di sempre, Roberto Casaburi (chitarrista e cori), il quale mi ha proposto Sergio Duccilli (tastierista), persona di eccezionale serietà e pragmatismo. Poi ho conosciuto l’altro chitarrista Tiziano Del Sorbo. Lui, mi ha aperto verso orizzonti musicali mai esplorati, educandomi ad un ascolto meno superficiale della musica. Ho trascorso intere nottate con lui in sala incisione e non finirò mai di ringraziarlo. Diversa storia è per il batterista Giovanni Iannone, il più giovane del gruppo; l’ho conosciuto grazie ad Enrico Landi, il titolare dello studio di registrazione “45° parallelo” (dove ho registrato l’album). Ho trovato subito una grande sintonia, è una persona a modo, incredibilmente seria, di poche parole, molti fatti e soprattutto di grande disponibilità e professionalità. Giovanni poi mi ha fatto conoscere il bassista Antonello Buonocore molto professionale, incredibilmente disponibile e soprattutto bravissimo.

Questo mio ritorno al passato per la ricerca del mio vero “ME” è stata un’avventura dura, incredibile, bellissima.

Il progredire dell’album è stato lentissimo, per le continue spese, tante volte scoraggiante, ma non ho mai perso la voglia di continuare!

“L’altra parte di me” contiene 8 brani, i brani dispari rappresentano la mia parte più cattiva,più oscura, i brani pari invece, la parte più buona, la più chiara.

Confido che possa arrivare al cuore di tutti, ma dei miei amici principalmente. Ho messo l’anima in questo progetto, e confido di poterne produrre un secondo, già pronto, “Il segreto dell’orchidea”, un album fantasy concettuale.

Mi aspetto che sia emozionante per voi come lo è per me, e soprattutto che apprezziate il mio lavoro».

 Da parte nostra un grande in bocca al lupo!

 Anna Esposito

 


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