Il Comune, garante di una fideiussione ad una Società sportiva privata, è stato costretto a pagare 64mila euro all’Istituto per il Credito Sportivo
Come anticipato dal nostro giornale nell’uscita dello scorso settembre (leggi l’articolo), l’Istituto di Credito Sportivo vanta un credito di circa 64 mila euro a seguito del mancato pagamento delle rate di una fideiussione a carico della Società Sportiva Dilettantistica Aeclanum s.r.l., gestore dell’immobile di proprietà comunale meglio conosciuto come “sala da biliardo”. Detta così non vi sarebbe da raccontare alcuna notizia.
Ebbene, il garante di tale operazione finanziaria a favore di un privato è il Comune di Mirabella Eclano! Proprio l’Ente comunale, a seguito del protrarsi dei ritardi di pagamento da parte della S.S.D. Aeclanum s.r.l., è stato chiamato in causa dall’istituto di credito per la restituzione dell’intero importo quale garante della fideiussione.
In altre parole, i debiti di un soggetto privato sono divenuti a carico della collettività! La novità è che la Giunta comunale, capeggiata dal sindaco Vincenzo Sirignano, preso atto dell’azione di rivalsa del Credito Sportivo nei confronti del Comune, ha deliberato il pagamento delle rate del mutuo non versate, alla data del 31 luglio 2013, dalla S.S.D. Aeclanum s.r.l., pari a euro 22.239,42 e nel contempo ha chiesto, sempre all’Istituto per il Credito Sportivo, una dilazione del pagamento del restante importo, pari a circa 42mila euro.
Infine, il Comune, sempre mediante delibera di Giunta, ha conferito mandato di difesa all’avvocato Giovanni Matarazzo del Foro di Avellino (è un amministrativista? – chi tra gli Assessori comunali lo ha proposto?), allo scopo di intraprendere azioni di tutela e rivalsa nei confronti della S.S.D. Aeclanum s.r.l..
Continuiamo a chiederci: come è possibile che un Ente pubblico si faccia garante dei debiti di una società privata?
Ed ancora: quale beneficio ha ottenuto la collettività, a seguito di tale operazione, grazie all’operato della suddetta società?
Nel caso si debba ricordarlo, i soldi pubblici non sono i soldi di nessuno bensì patrimonio della collettività, ottenuti dalle tasse versate dai cittadini onesti.
Esporsi al rischio di dover pagare anche solo un centesimo di euro di soldi pubblici per coprire le falle di un’attività privata è di per sé una mancanza di rispetto nei confronti di coloro che lavorano e pagano le tasse onestamente.
Ognuno faccia le proprie valutazioni…
Pseudomonas