La Sindone, “lectio magistralis” del dottore Walter Memmolo
Lo scorso 6 giugno, presso l’Auditorium ‘SS. Annunziata’ in Mirabella Eclano, si è tenuto un evento culturale di particolare importanza in occasione del quale si è parlato ampiamente della storia della ‘Sindone’.
L’evento è stato possibile organizzarlo grazie alla collaborazione di don Remigio Spiniello, in rappresentanza della ‘Parrocchia S.M. Maggiore’, e alla disponibilità del dottor Walter Memmolo, relatore dell’evento, profondo conoscitore di tutti i dettagli acquisiti sull’argomento, in oltre quindici anni di approfondimenti.
Prima dell’inizio dell’incontro culturale il Coro polifonico ‘S.M. Maggiore’, diretto dal maestro Rosanna Minichiello, ha donato un canto per creare la giusta atmosfera per un’occasione così significativa.
Il dottore Memmolo ha proceduto, poi, alla narrazione di quanto fosse nella sua conoscenza per aiutarci a comprendere il più possibile in merito a questo grande mistero.
La Sindone ha una storia millenaria e travagliata ed è considerata l’oggetto più sacro dal mondo cristiano. Da sempre gelosamente protetta è stata caratterizzata da molteplici vicissitudini; si pensi che durante la seconda guerra mondiale fu protetta nascondendola in un altare del Santuario di Montevergine all’insaputa di tutti, tranne del suo custode, del Papa e dello stesso Abate del Santuario.
Intanto, il Vaticano non ha espresso una posizione precisa sull’autenticità della Sindone, lasciando questo compito alla Scienza. Ma è vero anche che il Cardinale Ratzinger, affermò che la Sindone è davvero un’immagine misteriosa che nessuna abilità artistica dell’uomo sarebbe stata capace di produrre. Al contempo i credenti la considerano come la prova della Resurrezione di Gesù.
Sono molte le testimonianze di coloro che, avendo avuto la possibilità di recarsi a Torino nell’anno 2000, hanno confessato, nell’ammirarla, di provare un’emozione intensa ed indescrivibile.
Il tempo necessario per approfondire ogni più piccolo particolare, come peraltro affermato dal dottor Walter Memmolo, dovrebbe essere maggiore. Ma nonostante ciò, egli è riuscito in un’esposizione completa in modo da poter permettere agli uditori recatisi all’evento di poter avere quante più informazioni possibili per poter, poi, ognuno elaborare un proprio pensiero in relazione a questo mistero.
Di sicuro il parere di molti sarà stato, quello di riconoscere la validità di un segno che Gesù ha lasciato per noi su questa terra affinché ogni credente potesse aver prova tangibile della sua esistenza e del senso della vita che ci trasmette quotidianamente.
Clorinda De Feo