Il sole: nemico o alleato? Benefici e rischi connessi all’esposizione solare

Foto Articolo Maggio 2013

Con l’estate alle porte e con le prime giornate calde si riaccende la voglia di sole, mare ed abbronzatura quindi emerge quasi naturalmente il desiderio di spazzar via dalla nostra pelle il pallido colorito dell’inverno. Considerata tale tendenza, purtroppo ci si sofferma poco su quelli che sono invece gli altri effetti generati dal sole sul nostro organismo dando adito spesso ai soliti luoghi comuni che creano cattiva informazione sugli effetti dalla luce solare: «Negli ultimi anni il sole è malato» oppure  «L’abbronzatura fa male». Cerchiamo dunque di fare chiarezza in merito.

Da diversi anni è in aumento l’attenzione verso i possibili danni provocati da un’eccessiva esposizione al sole ed effettivamente la luce solare può favorire l’invecchiamento precoce, indebolisce e sfibra i capelli, crea disturbi agli occhi ed espone la pelle a rischi di tumore. Bisogna però far attenzione in merito a quanto detto, tali effetti infatti si producono soltanto se l’esposizione è eccessiva e se viene effettuata nelle ore sbagliate, senza alcuna precauzione. Se invece vengono adottate delle semplici norme di prudenza allora il discorso cambia radicalmente: i raggi del sole possono regalarci quel colorito dorato che viene sempre molto apprezzato e che ci mette di buon umore. Secondo recenti studi esiste una correlazione fra luce e psiche in quanto i raggi solari, soprattutto al mattino, agiscono sul funzionamento di alcuni neurotrasmettitori preposti a regolare il nostro stato d’animo.

Il sole dunque si è rivelato un valido ed efficace antidepressivo naturale, ma non è tutto. La corretta esposizione solare infatti contribuisce anche ad aumentare le difese immunitarie e rinforza le ossa perché è in grado di stimolare l’organismo alla sintesi della vitamina D. Tale vitamina è deputata alla fissazione del Calcio risultando fondamentale per la formazione e lo sviluppo dell’apparato scheletrico e, per questo, indispensabile per la crescita dei bambini ma non solo.

Degli effetti benefici dei raggi solari si giovano anche coloro che soffrono di dolori reumatici o di psoriasi (una delle cure per la psoriasi, la fototerapia, si basa proprio sull’utilizzo della parte “buona” dei raggi ultravioletti). Un pò di sole inoltre ha un effetto prosciugante nei confronti dell’acne, infatti, bastano poche ore di esposizione per notare la regressione dei brufoli, frutto delle proprietà antimicrobiche e antinfiammatorie dei raggi solari. L’inconveniente è però dietro l’angolo: può accadere che, cessata l’esposizione al sole, i brufoli tornino a manifestarsi come e più di prima. Ma perché ciò si verifica? La causa risiede negli effetti collaterali dei raggi UV che provocano infatti un accumulo di sebo e di radicali liberi a livello cutaneo con conseguente ostruzione del follicolo dando luogo ad un peggioramento dell’acne già esistente.

Oltre agli effetti benefici occorre purtroppo evidenziare anche le insidie che si nascondono dietro ai raggi del sole. Quest’ultimi contengono differenti tipi di radiazioni che solo in parte raggiungono la superficie terrestre in quanto la fascia di ozono stratosferico arresta le radiazioni più pericolose (raggi X, raggi Gamma, raggi cosmici) lasciando passare solo radiazioni a lunghezza d’onda superiore: i raggi infrarossi ed i raggi ultravioletti, questi ultimi distinti in UVA, UVB, UVC. Si può quindi capire quant’è essenziale l’integrità della barriera di ozono per il nostro pianeta e quali pericoli può rappresentare la sua rarefazione dovuta anche alle attività umane, in particolare l’uso di gas per la produzione di bombolette spray e per impianti di refrigerazione.

I raggi infrarossi, come detto in precedenza, hanno la capacità distruggere i batteri nocivi, aumentare la temperatura corporea e stimolare la produzione di vitamina D. Sono però anche in grado di determinare la dilatazione dei vasi sanguigni e, per tale motivo, è fondamentale un’attenta protezione dei punti più deboli da parte dei soggetti che soffrono di fragilità capillare o vene varicose.  I raggi ultravioletti, invece, soprattutto quando sono troppo intensi (ore centrali del giorno), vengono mal tollerati dal nostro organismo e provocano una serie di reazioni la più visibile delle quali è l’arrossamento della cute e l’aumento della sua temperatura (eritema solare).

L’organismo però risponde a queste sollecitazioni da parte delle radiazioni solari stimolando lo sviluppo di una barriera mediante la produzione di Melanina, una sostanza di colore scuro che si distribuisce negli strati superficiali della pelle. La Melanina va a formare una sorta di schermo protettivo che funge da filtro, assorbendo e respingendo parte delle radiazioni solari: da questo meccanismo si genera l’abbronzatura che quindi, prima di essere un elemento estetico, rappresenta un sistema di protezione per la pelle.  Purtroppo i raggi ultravioletti non sono tutti uguali: i raggi UVA infatti non sono responsabili della produzione di melanina ma, penetrando in profondità, raggiungono il derma e alterano le sue fibre elastiche, favorendo così la perdita di tono cutaneo e la formazione di rughe. I raggi UVB sono molto energetici, possono provocare eritemi e ustioni ma si ritiene che siano gli effettivi raggi abbronzanti in quanto raggiungono gli strati superficiali del derma stimolando la produzione di melanina. I raggi UVC dovrebbero essere bloccati dalla fascia di ozono ma la sua rarefazione ha risvegliato l’interesse verso queste radiazioni un tempo ritenute d’importanza trascurabile.

Gli effetti dei raggi solari inoltre dipendono dalla quantità di radiazione assorbita dalla pelle che è correlata a diversi elementi: all’orario della giornata in cui ci si espone al sole;  alla zona geografica (il rischio è maggiore nei paesi con i climi più caldi); alle condizioni metereologiche (giornate serene); all’altitudine (maggiore irradiazione in alta montagna); all’eventuale presenza di superfici riflettenti (mare, sabbia, neve).

Esistono molti elementi della nostra alimentazione che risultano particolarmente utili per incrementare la disponibilità di melanina in maniera fisiologica, favorendo quindi l’abbronzatura e proteggendo la pelle dall’invecchiamento e dalle antiestetiche macchie scure.

Un ruolo importantissimo in tal senso viene svolto dalla vitamina A che favorisce la sintesi di molecole del tessuto connettivo da cui dipendono l’elasticità e l’idratazione della pelle, nonché il ritardo nella formazione delle rughe. E’ importante ricordare, infatti, che i raggi solari seccano la cute e tendono a distruggere la componente fibrosa del connettivo. Inoltre, in questi anni si pone sempre più l’accento sul fatto che una prolungata esposizione solare aumenti lo stress ossidativo, ossia la produzione di radicali liberi (sostanze tossiche che accelerano l’invecchiamento delle cellule). Per neutralizzare l’azione di questi composti tossici è indispensabile assumere con la dieta tutti i giorni le ormai note sostanze antiossidanti: oltre alla vitamina A anche le vitamine C, E ed i minerali quali Selenio e Zinco giocano un ruolo chiave.

Per soddisfare il fabbisogno di questi preziosi alleati della salute è importante ricordarsi di consumare cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, all’interno di un’alimentazione varia ed equilibrata. Va ovviamente tenuto presente che diete povere di nutrienti o eccessivamente ipocaloriche, dovute soprattutto alla fretta di perdere peso prima di affrontare la “prova costume”, possono influire in modo decisamente negativo sulla salute della pelle e degli annessi cutanei.  Una cute secca e squamosa, capelli e unghie sottili, fragili, possono segnalare decise carenze proteiche già dopo pochi giorni dall’inizio di una dieta troppo rigida. In particolare è nocivo il ridotto apporto degli amminoacidi solforati (costituenti delle proteine) come cisteina e metionina, minerali (zinco, rame, selenio e ferro) e vitamine del gruppo B come la biotina la cui carenza facilita inoltre la caduta dei capelli. Oltre ad una dieta corretta è importante ricordarsi che la pelle si idrata dall’interno, non dall’esterno ed è l’acqua il migliore prodotto per combattere la secchezza e mantenere una pelle sana ed elastica. E’ quindi possibile con semplici norme comportamentali e con l’aiuto della natura, riuscire ad ottenere una sana e piacevole abbronzatura duratura nel tempo, soprattutto senza arrecare alcun danno all’organismo.

«In mezzo a tutti sta il sole. Chi infatti, in tale bellissimo tempio, metterebbe codesta lampada in un luogo diverso o migliore di quello, donde possa tutto insieme illuminare? Perciò non a torto alcuni lo chiamano lucerna del mondo, altri mente, altri reggitore. Trismegisto lo chiama Dio visibile, Elettra, nella tragedia di Sofocle, colui che tutto vede. Così, per certo, come assiso su un trono regale, il sole governa la famiglia degli astri che gli fa da corona» (Copernico)

Lino Moscato


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