Il compositore Luca Morelli in dieci battute

Luca intervista 

Conosco Luca da quando eravamo dei piccoli cantori di voci bianche della parrocchia S. Maria Maggiore. Negli anni il suo percorso di formazione si è arricchito notevolmente spalancandogli le porte di un mondo musicale vasto e variegato: dagli spot pubblicitari al teatro e al cinema. Un collage di esperienze importanti e significative che merita la dovuta attenzione. La sua musica, dallo stile raffinato, ci arriva come l’eco di un sogno tra le cui pieghe si insinua un’atmosfera suggestiva e coinvolgente; una poesia dell’anima che ci rimanda a terre lontane, che ci appartengono, suggerendo l’alchimia tra illusione e realtà. Un sottofondo morbido e sommesso, dalle sfumature delicate attraverso il quale il giovane compositore ci racconta la sua vita.

Dando un’occhiata al tuo profilo linkedin e’ possibile visualizzare il tuo percorso di studi e le varie tappe del viaggio intrapreso con la musica…

«Si, pur essendo di origine eclanese ho frequentato a Carpi(Mo), la mia città di adozione, l’Istituto musicale A.Tonelli, diplomandomi in pianoforte al Conservatorio L.Campiani di Mantova.

Ho perfezionato gli studi al Berklee College of Music (Boston), ritagliandomi un po’ di tempo anche per una laurea in giurisprudenza presso l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Un’altra importante tappa del mio percorso mi ha portato al “Mystique Personelles” presso Le Pavè D’Orsay (Parigi) nel 2010».

Quali sono le tue esperienze più significative?

«Senza dubbio l’incontro con Roberto Scarpa, già direttore artistico del Teatro Verdi di Pisa; maestro d’arte e di vita, con il quale collaboro attualmente. Ogni concerto o spettacolo con lui si rivela per me un’esperienza grandiosa, unica e di valore».

Cosa rappresenta per te la musica?

«La musica è per me una compagna che ho incontrato da bambino con la certezza che mi accompagnerà per sempre. Essa ha la capacità,oltre che di emozionarmi, anche di esorcizzare ogni dolore, di amplificare ogni gioia. La magia consiste nel riuscire a catalizzare qualsiasi sensazione, bella o brutta che sia.. trasformandola in un brano musicale. Una vera e propria medicina dell’anima».

A quali artisti ti ispiri? E come potremmo definire il tuo genere musicale?

«Gli artisti dai quali traggo ispirazione sono tantissimi. Direi: Chopin, Rossini, Pat Metheny, Mike Oldfield, Mark Knopfler, Danny Elfmann e James Horner.

Definirei la mia musica adatta a colonne sonore di genere sinfonico, popolare tendente al Celtico e alla musica Classica Napoletana, nonché all’Opera».

Che cos’è l’Artigianato Musicale?

«Artigianato Musicale è una società di produzione musicale che ho aperto quattro anni fa insieme a Simone Prandi (fonico e tecnico audio) e Andrea Costantini (musicista e pr). Ha sede a Milano e produce musiche per il cinema, TV e web, colonne sonore e jingles di ogni tipo per molte aziende internazionali tra le quali: Ferrari, Fiat, Peugeot, Fastweb, Ferrovie dello stato, Autostrade per l’Italia, Infostrada, Amplifon, Fiorucci, Compagnia Telefonica 3, Honda, Napisan e molte altre».

Raccontami un aneddoto personale (ricordo di una telefonata importante)…

«Ricordo che un giorno andai al concerto di Ennio Morricone a Parma e mi intrufolai dietro le quinte lasciandogli un mio cd con il numero telefonico di casa (non avevo il cellulare) e una domenica mattina mentre ero a letto squillò il telefono, rispose mia madre, che mi chiamò dicendomi : “Luca è per te, c’è il tuo amico Renato” (avevo un amico burlone che amava fare scherzi di ogni genere, come spacciarsi per altre persone). Risposi e dall’altra parte una voce mi disse: “Sono il Maestro Ennio Morricone, parlo con Luca Morelli? Ho ascoltato le sue musiche e mi sono piaciute molto, lei ha talento ma ricordi sempre che il suo talento non vale nulla se da ora e per tutti i giorni della sua vita non lo accompagnerà all’esercizio, all’allenamento e allo studio”. Rimasi senza parole e ascoltai quella telefonata, in pigiama seduto per terra in cucina, non sicuro del fatto che fossi sveglio. Credevo che stessi sognando! Poi mi disse di contattarlo non appena avessi finito il mio primo disco, cosa che farò non appena lo avrò terminato».

A quale progetto stai lavorando in questo momento?

«Attualmente sto seguendo tre progetti differenti ma connessi tra loro dal filo conduttore della musica. Il primo si riferisce ad  una gara alla quale partecipo con la mia società per il brand internazionale LG. Le gare consistono in vere e proprie competizioni in cui le agenzie presentano al cliente il loro progetto pubblicitario (comprensivo di musica) e chi vincerà avrà il lavoro. Il secondo riguarda la preparazione del  concerto che terrò a giugno a Città della Pieve in Umbria per la Comunità Etica Vivente. Il terzo vede la collaborazione con Roberto Scarpa nella messa in scena di un suo testo teatrale, intitolato Sogni D’Oro, la storia vera di Adriano Olivetti».

La crisi nel settore musicale… la tua esperienza

«La crisi, oggigiorno esiste in tutti i settori, ma mi accontento di poco. Mi basta avere il necessario per vivere e la mia felicità deriva dal poter fare ciò che amo veramente: il musicista. Non c’è ricchezza più grande per me!».

Parlami dell’ultima tappa a Piano City Milano

«Per il secondo anno consecutivo ho partecipato a questo fantastico evento nel quale vengono selezionati 50 pianisti di qualità, che si esibiscono in un concerto all’interno di uno spazio cittadino ove ci sia un pianoforte. Quest’anno ho eseguito le mie composizioni originali ed un medley contenente brani di colonne sonore a me particolarmente care».

Infine cosa ti auguri per il futuro?

«Mi auguro di poter portare la mia musica nei teatri delle città italiane e di comporre al più presto la colonna sonora per un film di rilevanza internazionale».

Salutiamo Luca con  un enorme in bocca a lupo per la sua carriera, ringraziandolo affettuosamente per la bellezza e la semplicità delle sue parole.

 Anna Esposito

 


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