Basta un po’ di risparmio e la “pillola” va giù…
Se in qualche paese si può parlare di economia o di rilancio dello sviluppo, la cittadina della Valle del Calore è ancora bloccata da un patto di stabilità, sempre incombente e che fa salire la pressione agli Amministratori locali. Nonostante ciò, qualche errore progettuale di troppo comincia a far sentire il proprio peso.
E’ davvero un peccato non vedere a Mirabella Eclano qualche risorsa in più. A differenza di altre 23 municipalità irpine che a breve potranno riprendere fiato e godersi il saldo dei debiti da parte di Palazzo Santa Lucia, le piccole e medie imprese eclanesi, ormai sempre più al collasso, a causa di una recessione che fa sentire il suo peso, dovranno aspettare ancora a lungo.
A non far prendere aria alle casse comunali sono soprattutto consumi e feste. Basta fare un’analisi dettagliata per capire come nella cittadina della Valle del Calore le principali spese sono legate all’energia elettrica.
Non bisogna meravigliarsi se per un anno, i sei piani del parcheggio comunale sono rimasti sempre illuminati e che, eccetto il vecchio palazzo comunale, che sarà ristrutturato in modo da rispettare le normative vigenti sul risparmio energetico, per gli altri edifici non è stato prevista alcuna attività o piano per risparmiare o creare fonti di energia rinnovabile.
Lo stesso vale per le tante opere inutilizzate che al posto di diventare un’opportunità finiscono, per la cittadina eclanese, col costituire soltanto una scure per gli abitanti. Chi paga, dunque, le ‘feste’ per il giardino del sociale o nelle altre strutture comunali abbandonate? La risposta è semplice: i cittadini.
Non si riescono, però, a trovare risorse concrete per i giovani e per il sociale.
Ancora. La Regione Campania ha indetto un bando a favore del terzo settore, dove sono stati messi a disposizione diverse migliaia di euro per la realizzazione di un centro polifunzionale, i ragazzi di Mirabella Eclano non hanno comunque un posto dove ritrovarsi e indovinate chi resta fuori dal bando? La nostra Città… Mirabella Eclano!
La causa? Il progetto, presentato dai “guru” di casa nostra, non è finanziabile. Se a Grottaminarda, comunità limitrofa e simile, nel giro di qualche mese, si potrà usufruire di un caffè letterario all’avanguardia nelle sale dello storico Castello d’Aquino, la cittadina della Valle del Calore, ovvero Mirabella Eclano dovrà aspettare un tempo ancora lontano o forse che non arriverà mai per dare spazi dignitosi alle nuove generazioni ed al terzo settore.
Ma vi è di più. Gli sprechi valgono anche per le feste. Se negli altri paesi per risparmiare qualche euro si pensa ad ottimizzare i costi, cercando di trovare artisti di cartello, ma allo stesso tempo economici, a Mirabella Eclano il big per il lunedì non può mancare. Considerando che si sta avvicinando l’estate perché allora non pensare ad un cartellone più ricco e variegato durante i mesi più caldi (luglio e agosto) ed a qualcosa di più economico per il settembre, magari con qualche serata in meno, considerando che non tutte le ormai note manifestazioni attirano particolarmente la cittadinanza?
Basta poco, quindi, per risparmiare e far ripartire l’economia. Se come in una famiglia responsabile, tutti gli Amministratori comunali fossero più attenti ad ottimizzare e razionalizzare le spese, qualche soldo in più potrebbe essere dedicato alle imprese ed alle attività produttive, contribuendo a creare lavoro ed occupazione.
A volte basta poco per migliorare la vivibilità in una Comunità e non c’è bisogno di opere faraoniche o grandi finanziamenti.
Edoardo Sirignano