Benessere psicologico e sociale anche con la pratica dello Sport

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Il concetto di salute si è costantemente modificato nel tempo, per arrivare ad assumere oggi un’accezione molto più ampia che associa strettamente una condizione di assenza di patologia ad uno stato di benessere “globale” della persona.

Si giunge ad uno stato di completo benessere, non solo se non ci sono malattie, ma se tutto questo poi è abbinato anche ad un benessere psicologico e sociale. Di fondamentale rilevanza diventa il miglioramento della qualità della vita, a prescindere dalla condizione delle persone. Lo sport si colloca centralmente in questo insieme di elementi che devono fornire all’individuo una base di equilibrio.

Inauguriamo questa sezione con il contributo di alcuni consigli utili da parte di un esperto dell’attività fisica, il professore Giuseppe Cefalo, facendone una doverosa presentazione.

Ci illustri, brevemente, il suo percorso professionale.

«Terminati gli studi universitari, presso l’Isef di Napoli, nel 1980 avviai una palestra attrezzata nella mia città, ovvero in Mirabella Eclano, ma dopo appena un anno fui invitato da alcuni medici locali e non, a portare avanti nel Comune di Grottaminarda, un progetto molto importante, la nascita di un centro medico-specialistico con annessa palestra e centro fisioterapico. Non esitai nemmeno un istante. Dal 1981 al 1997 ho collaborato con numerosi medici di primissimo livello. Ho avuto, in tutto quest’arco di tempo il privilegio e la fortuna di interagire quasi tutti i giorni con ortopedici, cardiologi, nutrizionisti e dottori della riabilitazione, determinanti per la mia formazione professionale. Due palestre attrezzate ad altissimo livello, all’interno di una struttura medica specialistica all’avanguardia, sono state per quel periodo punto di riferimento per tantissimi giovani irpini. Ho avuto altresì il piacere di far parte della scuola di aggiornamento e perfezionamento in Neurokinsiologia diretta dal prof. Jan Renè Bourdiol, con sede a Torino. Infine, dal 1998 faccio parte di una struttura sportiva l’ASD GYMNASIUM, che opera nel settore della ginnastica e del fitness nella città di Mirabella Eclano, dove penso di collaborare  ancora per un anno o al massimo due. Anche se mi sono dato una scadenza professionale, non penso di uscire fuori definitivamente dal circuito sportivo, non potrei farne a meno, ma penso sia giusto passare a qualche giovane il testimone».

Cosa intende per benessere?

«Il benessere è uno “stato di grazia”! E’ quando si prova quella splendida sensazione di forte vitalità, con cui si è in grado di affrontare qualsiasi ostacolo. L’attività fisica e sportiva, invece, è uno strumento in grado di rendere migliore la qualità della vita sotto il profilo psico-fisico, oltre ad essere uno strumento di prevenzione per le  cosiddette malattie del benessere come l’obesità, il diabete, l’ipertensione, ecc.».

Ci indichi, almeno tre regole comportamentali che ci aiutino a perseguire uno stile di vita regolare e sano?

«Per prima cosa è indispensabile svolgere una costante attività motoria che sia in linea con la propria età; deve essere prevista poi una adeguata e sana alimentazione, in cui gli eccessi del troppo o del troppo poco vanno banditi, il tutto inserito, poi, in un equilibrato stile di vita, attraverso il quale, pur impegnandosi molto sia nello studio sia nel lavoro, non si superi mai il limite dello stress mentale e del sovraffaticamento fisico. Regolari controlli medici, infine, dovranno indicare il giusto livello a tutto ciò che si vuole fare».

Per raggiungere uno stato di benessere psico-fisico può bastare un corretto regime alimentare?

«Secondo me, non basta. Per migliorare la qualità della vita è, prima di tutto, indispensabile vivere in un certo modo per tutto l’arco della propria esistenza. In altre parole, l’uomo deve prendersi cura di se stesso nella sua globalità, dall’infanzia alla terza età e non solo quando vede allo specchio che la propria pancia è aumentata o quando inizia ad accusare qualche problema di salute».

In che età è consigliabile iniziare a praticare l’attività fisica?

«Quanto prima possibile. Il movimento è esigenza di vita, maggiori saranno le esperienze motorie e sportive fatte da bambino o da ragazzo, maggiori saranno i vantaggi da adulti. Quindi, secondo il mio modesto parere, lo sport non ha età».

La Comunità eclanese quanta rilevanza, sotto il profilo dell’attenzione e delle strutture, è riuscita a dare allo sport?

«Nella nostra Comunità allo sport, nella sua generalità, si è dato e si dà un’importanza alquanto apprezzabile. Infatti, in relazione alle strutture e agli sport praticati nel nostro territorio comunale, abbiamo un buon campo di calcio, campi di calcetto, una piscina, un bocciodromo e svariate associazioni sportive che propongono corsi di fitness, cardio, pesistica, corsi di danza e ballo, corsi di arti marziali e pallavolo. Mirabella è uno dei paesi più fortunati, sotto questo punto di vista, e si può ancora fare tanto. A tal proposito, consentitemi di ricordare l’amico architetto Ettore Sirignano, il quale, con il suo impegno, la sua competenza e la sua passione, nel settore calcistico, per numerosi anni, è stato punto di riferimento per diverse generazioni di giovani e non solo eclanesi. Ha lasciato in questo settore un magnifico ricordo, ma un vuoto incolmabile. Comunque, il vero e tangibile problema del nostro paese è l’edilizia scolastica. Nessuna scuola o istituto, a parte la scuola media “R. Guarini”, è dotata di una palestra o attrezzatura idonea. E’ vero handicap!».

Maria Esposito

 


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